Taglio del nastro al sovrappasso della ferrovia
Seicento metri, due rotatorie all'entrata e all'uscita e una corsia per bici e pedoni. Il sindaco: «Lo aspettiamo da quasi quarant'anni»
«Dicevano che non lo avremmo mai realizzato e invece Mornago ha avuto il suo soprapasso». Non ha nascosto una raggiante soddisfazione il sindaco Paolo Gusella, questa mattina, all’inaugurazione del cavalcavia sulla ferrovia del tratto Luino-Sesto che collega il suo paese a Vergiate.
«È un’opera che Mornago aspetta da quasi quarant’anni e che è stata realizzata solo grazie al gioco di squadra dei parlamentari della Lega Nord, l’amministrazione provinciale di Varese e il nostro Comune».
Al taglio del nastro con il primo cittadino c’erano infatti tutti gli uomini del Carroccio: il presidente della provincia Marco Reguzzoni, l’onorevole Giancarlo Giorgetti, il senatore Luigi Peruzzotti, il candidato sindaco di Varese Attilio Fontana, l’assessore provinciale Bruno Specchiarelli e il direttore del centro produzioni Rai di Milano Massimo Ferrario. Accanto a loro, l’assessore provinciale alla viabilità Carlo Baroni, all’ex sindaco di Mornago Silvano Marchini e il consigliere regionale Stefano Tosi.
Il cavalcavia è stato realizzato dalla "Beltrami" di Cremona, la ditta che vinse la gara d’appalto di due anni fa, per snellire il flusso del traffico su quel tratto di strada: in quell’asse viario transitano infatti quotidianamente oltre ventimila mezzi di trasporto.
Il sovrappasso, collegato da due "rotatorie", è lungo 600 metri, dotato di una corsia per biciclette e pedoni ed è stato progettato per consentire il potenziamento della linea ferroviaria esistente sulla quale transitano un centinaio di treni ogni giorno.
«Siamo riusciti a portare a termine un’opera faraonica – ha commentato Reguzzoni – che permetterà di eliminare le code al passaggio a livello, di sfoltire il traffico e di diminuire il numero degli incidenti. Non dobbiamo dimenticare però che in questo paese ci sono cinquemila cittadini che versano allo Stato più di cinquanta milioni di euro di tasse: per realizzare il sottopasso ce ne sono voluti poco più di quattro milioni, l’8 per cento di quanto pagato. Si potrebbe fare molto di più e molto più in fretta se i soldi dei cittadini rimanessero sul territorio».
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