Allarme terrorismo: 40 in manette in tutto il Paese
Controlli e norme restrittive per chi viaggia verso località a rischio: no bottigliette d'acqua sugli aerei e buste trasparenti come bagaglio a mano per tutto agosto
Non si attenua la stretta nei confronti del terrorismo islamico dopo l’allarme che ha bloccato i cieli di Londra lo scorso 10 agosto. Ieri, 11 agosto, in tutta Italia si sono intensificati i controlli soprattutto nei centri di aggregazione degli immigrati, call center, Internet point e Money transfer. Il bilancio è stato di 40 arresti, circa 100 espulsioni avviate, 4000 persone identificate.
Dal Viminale ribadiscono che non esiste un allarme specifico per il nostro Paese, ma l’attenzione e le procedure di sicurezza attuate sono al massimo livello di guardia.
I controlli sono stati sviluppati in tutta Italia. Nelle randi città, Milano, Roma, Napoli, Bologna Torino e Firenze in testa, ma anche nei centri più piccoli, come Bari, cagliari, Catania, Genova, Reggio Calabria e Palermo. 28 persone sono finite in manette per inosservanza delle norme relative al soggiorno, 12 per reati contro il patrimonio.
Intanto c’è la conferma che le norme di sicurezza attuate nella giornata di giovedì 11 agosto per i voli da e verso Londra e gli Stati Uniti verranno mantenute almeno per tutto agosto. I passeggeri non potranno portare bottiglie d’acqua in cabina, sui voli ritenuti a rischio il bagaglio a mano potrà essere solo ed esclusivamente composto da buste trasparenti in cui infilare portafogli e farmaci salvavita. In Gran Bretagna non si potrà volare con libri e giornali sotto braccio, mentre le norme di sicurezza vengono allargate a tutto il mondo: Pakistan e Filippine si sono già adeguati, l’Australia sta facendo lo stesso per i voli diretti negli Usa. L’invito di Enac e delle compagnie aeree per chi deve decollare per Inghilterra o Stati Uniti è quello di presentarsi in aeroporto con largo anticipo, informarsi il più possibile sulle norme da rispettare ed adeguarsi ai tempi lunghi di attesa all’imbarco e al check-in.
Non sono solo gli aeroporti ad essere controllati con certosina puntualità, ma anche stazioni e porti. In Centrale a Milano i bagagli vengono esaminati con cura e le persone sospette fermate e controllate dalle forze di Polizia. Tutto ciò in uno dei week-end più caldi per chi deve viaggiare: nonostante la tensione e l’intensificarsi delle procedure, gli italiani vogliono andare in vacanza.
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