Due varesini ridanno “voce” ai film muti

Il buon cinema non muore mai, ma rivive in ogni epoca. Anzi, paradossalmente i film che hanno vissuto più vite, in una metamorfosi sempre attuale, sono i vecchi film muti. Perchè come una volta, i film muti possono essere accompagnati musicalmente dal vivo, da vere e proprie orchestrine. Ma al variare delle orchestre, e delle musiche, cambia pelle l’intera pellicola. E rispettando la tradizione, oggi esiste ancora un vero e proprio festival internazionale del film muto musicato dal vivo, arrivato alla quinta edizione, che si svolgerà sabato 5 agosto nella splendida cornice del teatro romano di Aosta.  

La buona notizia è che una delle formazioni finaliste di questo singolare evento, è tutta varesina. AirFactory, infatti, parteciperà musicando "Number, Please?" un film americano di Hal Roach con Harold Lloyd, del 1920. Il progetto AirFactory è nato dall’unione di Tobia Scarpolini e Jean François Rosè Yapi come normale evoluzione delle differenti strade intraprese in precedenza, alla ricerca di qualcosa di nuovo, un miscuglio tra musica elettronica e musica classica. Entrano così in contatto con Computers Synths e Armonia classica in un agglomerato di sensazioni che vogliono esprimere attraverso la musica, espandendosi fino alla ricerca di nuove forme comunicative, dalla sperimentazione sonora più estrema alla creazione comunicativa di un linguaggio musicale/emozionale.  
 
Compongono AirFactory Tobia Scarpolini. percussionista stabile dell’orchestra da camera "Poseidon Ensemble" e Jean-François Rosè Yapi, che si è formato nei centri più prestigiosi di tutto il mondo a partire da Varese, abbandonata ad otto anni per poi ritornarci nell’estate 2005, proseguendo gli sudi al Conservatorio di Como.