La difesa dei prodotti locali passa dalla difesa del suolo

Il mondo dell'agricoltura varesina ha fatto il punto della situazione nel convegno, nel'ambito della Mipam, tenutosi oggi 26 agosto di fronte alle sfide della società post-moderna

Dopo il grande successo premiato dal numeroso pubblico ieri sera venerdì 25 agosto, il Mipam è entrato nel vivo oggi con il convegno dedicato all’agricoltura e al territorio incentrato sul tema delle sfide della società post-moderna in provincia di Varese tenutosi nell’aula magna del centro di formazione professionale di Luino. Numerosi gli ospiti di questo incontro che ha fatto il punto della situazione su cosa è diventata l’agricoltura in provincia ma anche a livello nazionale.

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Mipam 2006, ritorno alla tradizione 4 di 10

Il calibro delle voci in campo, come quella del professor Carlo Brusa dell’università di Vercelli, ha permesso una visione ad ampio raggio della nostra società e del suo rapporto con l’alimentazione e col mondo agricolo:«A subire la massificazione del gusto è la società dei giovani e ancor di più dei giovanissimi – ha detto Brusa – importante è, quindi, puntare sull’educazione alimentare e agricola dei giovani per de-mcdonaldizzare i gusti ormai massificati da pubblicità e centri commerciali». Ma al convegno si è parlato, e molto, della situazione in provincia con i presidenti delle quattro comunità montane varesotte che sono intervenuti in difesa del territorio criticando la scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti di un settore limitato ma che sta dando grandi successi e riconoscimenti alla tradizione di casa nostra.

Non a caso la crescita del settore caseario con i formaggi di capra dop e misti, il miele delle valli varesine, la buona cucina tradizionale dei numerosi agriturismi sono tutti sviluppi di un’unica e ferma volontà di non perdere le radici come ha sottolineato anche l’assessore alle politiche agricole della Provincia Bruno Specchiarelli, grande sostenitore di questa linea:«Siamo un modello in fatto di difesa delle identità agro-alimentari». Ad approfondire il tema del rapporto tra territorio e agricoltura è stato l’architetto Mauro Sasso che ha collaborato alla stesura del recentemente approvato "Piano territoriale di coordinamento provinciale" e dei suoi obiettivi in merito all’agricoltura, in sostanza il futuro del territorio varesino.

Dalla sua relazione è emersa la pochezza degli spazi coltivabili in provincia ma anche la volontà di dare un ordine e delle priorità allo sviluppo agricolo per fare in modo che questo settore non muoia e che queste terre non finiscano per diventare edificabili. Il dibattito, vivace, che ne è conseguito ha permesso alle realtà associative come la Coldiretti, l’Unione provinciale agricoltori e la Confederazione italiana agricoltori di esprimere pareri e opinioni oltre che i risultati di anni di intenso lavoro per migliorare sia la qualità del lavoro che quella dei prodotti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Agosto 2006
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