Pupe e Secchioni: entra Miss Padania

Prolungamento di tre serate per il programma realizzato nella villa di Travedona Monate, terzo inserimento di Sgarbi in giuria, nuove pupe "istruite a dovere". Ma il pubblico premia ancora

Meno tre. Con la puntata di ieri sera "La Pupa e il Secchione", il reality dell’anno ospitato da una villa di Travedona Monate, si avvia alle battute finali. Quella di ieri è stata una puntata chiave, che fa capire molte cose su un formato di successo, che, però, rischia lo sbando.

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Miss Padania è la nuova “Pupa” 4 di 8

Cosa è accaduto? Amalia, la nuova pupa inserita solo una settimana fa, è stata eliminata senza troppi complimenti. Ha perso la sua sfida di "cultura" con Silvia: la sosia di Paris Hilton ha stupito tutti, eliminando l’avversaria dando con precisione la definizione dell’acronimo Irap. E Silvia non è l’unica pupa ad essere diventata più brava: le domande ieri si sono fatte più difficili, e se alla prima puntata si confondeva Dante con un capo indiano, ieri alcune pupe hanno riconosciuto Gramsci, Padoa Schioppa, Pelè e il Palazzo di Vetro. Si stanno impegnando o la paura di essere eliminate tradisce la parte? Per la verità al pubblico non importa, perché gli effetti divertenti delle loro risposte strampalate sono comici quanto uno sketch  di Anna Maria Barbera (alias Sconsolata). E se fingono lo fanno bene.

La serata, poi, ha visto anche l’introduzione di una nuova pupa, la ex miss Padania, Laura. La ragazza aveva provato ad entrare in gioco già settimana scorsa, sfidando Amalia. Ora è stata inserita di forza: vivrà per una settimana al fianco di Monti, insieme a Ilaria. Poi settimana prossima le pupe del secchione più fortunato dovranno sfidarsi per il posto, ed una delle due verrà eliminata.

Ovviamente però, quello di cui si parlerà ancora sarà il reinserimento di Sgarbi nella giuria. E così si arriva a quota tre: il terzo ritorno, con tanto di terzo momento litigioso, un nuovo diverbio con la Mussolini (giudicata un capo della giuria "con metodi fascisti"), un nuovo ritorno in studio, e nuove macchiette che ostentano il suo disinteresse, come telefonate durante la trasmissione e il fingere di addormentarsi. Considerando che il tutto è già stato replicato durante Buona Domenica, la performance di Sgarbi è ormai la meno credibile ed efficace della storia delle polemiche televisive, e indubbiamente il pubblico ne avrebbe fatto volentieri a meno.

Il vero problema della "Pupa e il Secchione", ormai è evidente: mentre il preserale continua ad essere paradossalmente spontaneo e "genuino", il serale del lunedì si sta sgretolando tra le mani della Panicucci. Sembra che vantandosi del loro successo i registi non ne abbiano capito minimamente il motivo, ed ora che il reality deve essere prolungato di qualche settimana, la cosa si fa evidente. Dei momenti di polemica alla Sgarbi, il pubblico può fare a meno, e questi momenti servono solo ai reality disperati. Un’Alba Parietti che mostra la castrazione dei tori in Arizona invitando in studio Licia Colò e l’Enpa, doveva salvare un Wild West sull’orlo della chiusura, e non ha nemmeno raggiunto il suo scopo. Una Simona Ventura che starnazza con la Giordano deve rinvigorire gli ascolti dell’Isola dei Famosi, e anche in questo caso il risultato è durato poco. La Pupa e il Secchione non ha bisogno di questo. E poi vogliamo parlare dell’inserimento lampo di Amalia? L’ex tronista di "Uomini e Donne" (universalmente riconosciuta come il personaggio più sgradito al pubblico creato dalla De Filippi) aveva sicuramente lo scopo di creare conflitti tra le pupe. Ma non ci è riuscita, perché le pupe sono più intelligenti dei registi e perché sul web lo stesso pubblico si è sentito "tradito" da questa invasione: e allora via con la retromarcia, subito eliminata. Stessa cosa si dica per l’inserimento di Laura, che per quanto più simpatica di Amalia, rischia di non piacere comunque al pubblico affezionato ai personaggi già presenti.

Peccato, perché non serve essere secchioni per capire cosa diverta di questo reality. Divertono le pupe, gradevoli perché svampite come la compagna di classe carina, ma non stupide (non litigano quanto forse si vorrebbe, mentre prendono in giro Papi che non se ne rende conto perché più "pupa" di loro). Divertono i secchioni perché tutti, ogni tanto, ci sentiamo un pochino "sfigati", e i loro approcci amorosi sono sicuramente più "toccanti" dei corteggiamenti di "Uomini e donne". Strano ma vero, ma della Pupa e il Secchione piacciono le pupe e i secchioni. Non le polemiche, non i colpi di scena, non una presentatrice accomodante che finge di avere polso, non le macchiette di Papi che crede di avere verve abbassando il ritmo del programma, e non l’inserimento di "semifamosi" come Amalia. Per fortuna del format, preso a calci per essere allungato ma che piace ancora perché solido (certamente non merito della Endemol ma della Warner Bros che l’ha creato per gli Usa), stiamo arrivando alla fine, e l’effetto "Twin Peaks" si può scongiurare. 

L’affetto dei tanti spettatori, come vuole la regola d’oro dei reality, mantiene alto l’ascolto di un programma partito bene. Ieri la tramissione ha raggiunto una media del 15,96% di share, nonostante la concorrenza di Rai 1 con la fiction “Assunta Spina” e il consolidamento di "Distretto di Polizia" su Canale 5.

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Pubblicato il 09 Ottobre 2006
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