La moglie di Cesare
Alcuni lettori hanno detto la loro sulla pubblicazione della lettera aperta di Veronica Berlusconi
Veronica Berlusconi scrive a Repubblica una lettera aperta su alcuni atteggiamenti del marito riguardo alle altre donne e sui riflessi che questo genera nel menage familiare. Ecco come la pensano i lettori
Egregio Direttore,
vorrei chiederLe se non le sembra esagerato che la Sua categoria prenda sempre sul serio ogni smargiassata del personaggio Berlusconi che, decisamente più clown che uomo politico, contribuisce al degrado socio culturale del Paese dando al pubblico ciò che preferisce (il divertimento, la risata) ma creando confusione di ruoli e disorientamento del cittadino che, in questa situazione, non distingue più tra le cose serie e obbligate (il senso civico, il rispetto delle regole…) e le amenità facoltative, sicuramente il bello della vita ma tutt’altra cosa rispetto ai doveri. Mi sembra poi evidente che le scuse chieste dalla moglie e la lettera di risposta (ma non si parlano?), costituiscano una preordinata recita famigliare e, guarda caso, abbiano raggiunto l’obiettivo prefissato: far parlare sempre di lui! I media, i cui obiettivi sembrano essere diventati solo gli ascolti e le tirature, cadono volentieri nel tranello e ci servono puntualmente ore e pagine costruite sul niente. Sappiamo che il cronista dice: “io devo dare la notizia, non il commento o la critica o fare l’educatore” ma, in questo caso, qual’è la notizia?
Beppe Balzarini – Sesto Calende
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Egr. Direttore,
a proposito delle offese del Berluscaz – come lo chiamavano i padani quando lo vedevano come il fumo negli occhi – nei confronti della sua seconda moglie Veronica, ci sarebbe solo da ridere, se non fosse che quasi ogni giorno ci dobbiamo sorbire adirate giaculatorie in ‘difesa della famiglia’, ovviamente distrutta da … Prodi. Il quale Prodi è sospettato d’introdurre i venefici PACS per i ‘comunisti’, dopo aver provveduto a seminare zizzania tra le famiglie avversarie: Berlusconi, Bossi, Casini, Calderoli … un vero ‘ruvinafamili’!
Paolo Cottini
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Veronica Berlusconi, lettera a Repubblica: "Mio marito mi deve pubbliche scuse".
Oddio, adesso Berlusconi griderà che sua moglie é "comunista" come tutti quelli che ce l’hanno con lui ? ? ? ?
Visto, nemmeno della moglie si può fidare . . . .
Franco Barlocci
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Egr. Direttore
leggo la lettera che la Signora Veronica Lario scrive a Repubblica in merito alle galanterie, o spacconate, del di Lei marito e mi permetto alcune considerazioni e sopratutto un forte dubbio. Ricalcando il vecchio detto sulla moglie di Cesare, che non solo deve essere ma deve sembrare onesta. Qui abbiamo senz’altro un caso di moglie che sembra non solo onesta ma anche "incazzata", tanto che esterna pubblicamente il suo disagio, tanto da pretendere scuse pubbliche da parte di "Cesare". Ma se la moglie di Cesare deve sembrare oltre che ad essere onesta, non è il caso che anche "Cesare" , oltre che ad essere, SEMBRI onesto e corretto?
Ma forse c’è qualche cosa di più profondo? Non è che la signora Veronica si sia convertito al Komunismo e abbia fatto il salto della barricata?
Cordialmente
Enzo Giampaolo Zuin
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