“Ci sono Reguzzoni Aspesi e…boh?”
Su dieci persone, quattro non sanno per che cosa si dovrà votare il prossimo weekend
Dove si vota per le elezioni amministrative comunali, la gente è più informata, altrove pare esserci un “buco” informativo e di interesse che assomiglia ad una voragine. I cassanesi, ad esempio, sono molto attenti a cosa succede in Comune e conoscono a menadito nomi e volti dei candidati sindaco e dei candidati consiglieri. Anche per quanto riguarda le elezioni provinciali l’informazione e Cassano Magnano è adeguata, complice il fatto che sono tanti i cassanesi candidati. Stesso discorso vale per Ferno, dove i candidati per il Comune sono conosciuti da tutti, mentre per la corsa alla presidenza della Provincia non sono moltissimi a conoscere tutti i papabili: Reguzzoni, Aspesi e Caccia i più noti, mentre Forno e Ottaviani per molti sono una sorpresa. A Cardano al Campo, paese di ben due candidati presidenti, Aspesi e Forno, le elezioni sono seguite con attenzione: per il Comune la corsa a tre desta molto interesse, così come la competizione per la Provincia. Complessivamente restano tanti dubbi sul sistema uninominale: a margine delle interviste, sono stati tanti quelli che hanno chiesto informazioni su come si dovrà votare, mentre le idee sono molto più chiare su chi andranno ad eleggere. Cambia molto la situazione fuori dai confini dei Comuni dove si voterà per il rinnovo delle assemblee cittadine. A Gallarate, passeggiando per il centro, si incontrano da settimane i gazebo dei candidati per la provincia, ma tanti, soprattutto i più giovani, ignorano e spesso snobbano queste nuove elezioni: c’è disincanto e poca voglia di tornare alle urne e di conseguenza l’interesse per la competizione elettorale è bassa, nonostante la profusione di volantini, cartelloni e manifesti prodotti dalle varie coalizioni. Un altro esempio: intorno ad un tavolo all’ora dell’”Happy hour”, a Barasso, Comune alle porte di Varese, abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi tra i 25 e i 30 anni informazioni sulle prossime elezioni. Le risposte sono state sconcertanti e devono far riflettere: su dieci persone, quattro non sapevano per che cosa si dovrà votare il prossimo weekend, tre conoscevano uno solo degli otto candidati (“C’è Reguzzoni e poi quell’altro, non so come si chiama, ma votare uno della Lega no, piuttosto sto a casa” ci ha detto uno dei ragazzi), nessuno sapeva che si voterà anche per il rinnovo del consiglio provinciale né come i candidati verranno scelti. Forse andrebbe fatta un’analisi più seria sull’informazione e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
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