Mrsic affranto: «I soliti cali di concentrazione»
Il tecnico di Spalato piuttosto preoccupato per gli errori dei suoi nel finale. Boniciolli sorride e utilizza una metafora calcisica: «Abbiamo giocato alla Trapattoni»
Un’altra sconfitta, la terza a Masnago, e ovviamente Veljko Mrsic è sempre più scuro in volto. Nell’analisi del tecnico croato non manca un accenno alla squadra avversaria: «Complimenti ad Avellino, che ha giocato una buona partita vincendo con merito. Noi ancora una volta abbiamo dovuto rimontare x tutta la gara, siamo riusciti a recuperare ma nel momento decisivo ci è mancata la concretezza». E dire che il Veljo aveva preparato il match nei minimi dettagli, nonostante questo però i due punti hanno preso i binari biancoverdi: «Sapevamo che la chiave per portare a casa la partita sarebbe stata quella di bloccare le transizioni dell’Air, ma nei primi cinque minuti abbiamo subito tre o quattro contropiedi e loro si sono portati immediatamente avanti. Col passare dei minuti abbiamo trovato un giusto spirito, ma è sempre difficile recuperare una partita iniziata male. La squadra ce l’ha messa tutta, peccato però che nei momenti importanti andiamo sempre incontro a preoccupanti cali di concentrazione».
Ancora una volta non sono mancate alcune prestazioni negative, Boscagin e Fernandez in primis. Mrsic prova a spiegarle cosi: «Nei miei piani Babrauskas avrebbe dovuto partire dall’inizio, poi però a causa di un leggero infortunio subito in settimana ho optato per Boscagin. Fernandez non era in giornata e per questo non è più rientrato, mentre mi sono piaciuti sia De Pol che Skelin».
Gongola invece Matteo Boniciolli, coach dell’Air Avellino, al termine di quaranta minuti che confermano le qualità del gruppo a sua disposizione: «Da parte nostra è stata una partita di grande maturità contro una squadra piuttosto tesa. Abbiamo giocato di rimessa, potremmo dire alla Trapattoni: siamo stati bravi a controllare la loro sfuriata portandoci subito in vantaggio, dopodiché a tratti abbiamo giocato una grande pallacanestro, soprattutto in velocità. Grandissima interpretazione della partita, merito anche di Tonino Zorzi e Gianluca De Gennaro che mi stanno affiancando nella avventura di quest’anno». Lodati i suoi, il tecnico ex Fortitudo rivolge un pensiero anche agli sconfitti: «Penso che Varese stia attraversando un periodo simile quello che ho passato io due anni fa a Teramo. Oggettivamente la situazione non è ideale, ma a volte in questi momenti basta una vittoria e tutto cambia.
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