Ambiente e trasparenza per il raddoppio delle stazioni

La Sinistra Arcobaleno chiede all'Amministrazione interventi che risolvano i problemi del traffico e un serio confronto politico sul progetto

Il progetto di unificazione delle stazioni ha bisogno, più che di spettacolo, di un serio confronto nelle sedi politiche competenti: è questo quello che i rappresentanti della Sinistra Arcobaleno Desirée Crisafulli (PDCI) Rocco Cordì (L’Altra Lombardia) Calogero Rinaldo (Sinistra democratica) Angelo Masca (Verdi) Angelo Zappoli (PRC), Pippo Pitarresi (Pdci) hanno voluto ribadire questa mattina, sabato 26 gennaio, nel corso di una conferenza stampa.

Un confronto però che tempi e modi del percorso  fissato sembrano non agevolare: «Fra poco la giunta segnalerà su quale dei tre progetti prospettati è caduta la loro scelta, e in base a quella scelta siglerà con gli enti e i privati che parteciperanno al progetto un accordo di programma – spiega Angelo Zappoli, che con Giuseppe Pitarresi è uno dei due rappresentanti della formazione in consiglio Comunale – Uno strumento che costringe i consiglieri comunali ad approvare o rifutare tutto il “pacchetto” senza possibilità di proporre variazioni o aggiustamenti. In un tempo limite, per di più, di tre mesi. Molto di più ci vorrà sicuramente, per la Vas – la valutazione ambientale strategica – per la quale il Comune in questi giorni ha emesso il bando: il consulente che lo vincerà potrà valutare il progetto solo dalla firma dell’accordo di programma». «Ma questo – concordano gli altri rappresentanti arcobaleno dell’opposizione – non è il comportamento di chi vuole essere trasparente».

«I progetti di cui si parla sono destinati a rimanere cantieri per decenni – precisa Rocco Cordì di Unaltralombardia – E questa operazione non  è ‘a costo zero’ come ci vogliono fare credere. Perchè qualcuno paga sempre, alla fine. E qualcuno ci guadagna sempre, specie in una speculazione così importante. forse è il caso di monitorare chi si sta muovendo per acquistare le aree interessate».

Per questo, i rappresentanti uniti della Sinistra Arcobaleno hanno stilato una serie di punti fermi da affrontare, prima della concretizzazione del progetto. Innanzitutto, ricomprendere il progetto stazioni all’interno del percorso del PGT Piano di Governo del Territorio.  Per la Sinistra Arcobaleno poi, la progettazione deve puntare sulla realizzazione di immobili a impatto ambientale zero e almeno il 20% di alloggi di edilizia pubblica.

Un progetto così importante sulle stazioni ha senso – secondo quello che scrivono in un documento congiunto i rappresentanti dell’opposizione – se prevede anche il ridisegno del sistema di trasporto pubblico e il raddoppio della linea ferroviaria FS Varese/Arcisate e FNM Varese/Malnate. Oltre ad un alleggerimento del peso delle auto in città, cambiando le uscite dell’autostrada e potenziando gli ingressi dal lago. Infine è d’obbligo, secondo la Sinistra Arcobaleno, ridimensionare le volumetrie fino ad ora previste  prima di giungere al momento delle concessioni edilizie.

Momento che, se i tempi fissati dalla giunta varesina resteranno tali, arriverà molto presto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2008
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