Claudia Colombo: “L’amministrazione comunale è attenta alla realtà cittadina”

La neo assessore ai Servizi Sociali spiega: “Una problematica che si sta affrontando sia attraverso una nuova regolamentazione, sia con l’attenzione ai casi specifici”

I costi del servizio di assistenza a domicilio sono una problematica ben presente alla giunta comunale di Somma Lombardo e all’assessorato ai Servizi Sociali: la revisione del regolamento comunale dei Servizi Sociali terrà conto prioritariamente di possibili agevolazioni ed esenzioni per alcune categorie specifiche e bisognose, cosa peraltro già avvenuta anche in mancanza di una norma specifica ogni volta che se ne è ravvisata la necessità.

 

Questa, in sintesi, la risposta dell’amministrazione comunale di Somma Lombardo, e dello stesso neo-assessore ai Servizi Sociali Claudia Colombo, dopo le analisi che il Pd locale, con in mano uno studio dell’Irs, ha comunicato alla stampa.

 

Analisi secondo cui la “forbice” tra i costi minimi e massimi del servizio di assistenza a domicilio a Somma Lombardo risulta molto stretta, a fronte di una tariffa minima che supera quelle di altri comuni limitrofi.

 

«Vorrei intanto precisare – commenta Claudia Colombo – che l’analisi effettuata dal Pd parlava anche di costi relativi al servizio di pasto a domicilio offerto dal Comune di Somma Lombardo, calcolandolo in base a tariffe che sono state abbassate. Infatti il costo del pasto a domicilio è diminuito da dicembre, essendo venuto meno, in forza di una convenzione, il costo del trasporto». Inoltre, da un’analisi delle richieste, risulta che la maggior parte dei sommesi che usufruisce del servizio di assistenza a domicilio ha scelto di non presentare l’Isee, venendo inserita automaticamente nella fascia più alta, mentre solo una minima parte è inserita nella fascia più bassa. «Pur confermando che è intenzione dell’amministrazione comunale verificare, attraverso la realizzazione dei regolamenti, in particolare quello dei Servizi Sociali, questa problematica – aggiunge Claudia Colombo -, credo comunque che la verifica dei parametri dovrebbe essere attivata più sulla media che sulle tariffe singole».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Gennaio 2009
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