Incontro tra Cai e imprenditori: “Preoccupati per Linate”

Bonomi: "Sabelli è stato schietto: Linate va chiusa". Presenti in Camera di Commercio a Milano i vertici dell'imprenditoria lombarda

Imprenditori preoccupati per il futuro di Linate. L’incontro dei vertici Alitalia-Cai con i rappresentanti dell’imprenditoria lombarda è stato giudicato “positivo”, ma ha destato qualche perplessità sul futuro dell’aeroporto di Linate. Lo ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, all’uscita dell’incontro, che si è svolto nella sede della Camera di Commercio: «L’incontro è stato interessante e positivo. Colaninno e Sabelli hanno riconosciuto che Malpensa debba continuare a essere un hub. Di contro c’è un problema che riguarda Linate, il cui immediato ridimensionamento susciterebbe in noi perplessità e forte preoccupazione – ha dichiarato a caldo Sangalli -. Seguiranno altri confronti, anche su questo.  

 

«Sabelli è stato chiarissimo, è stato di un’onestà intellettuale straordinaria: per me la priorità è Malpensa ma dobbiamo chiudere Linate – ha affermato Giuseppe Bonomi, presidente e direttore generale di Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate -. Noi abbiamo altri progetti, il piano industriale di Sea prescinde da Alitalia». All’incontro erano presenti, oltre a Sabelli, Colaninno, Bonomi e Sangalli, Diana Bracco, Salvatore Mancuso, Bruno Ermolli, Gaetano Miccichè, Luigi Roth e Mario Boselli. Per Salvatore Mancuso, vicepresidente di Alitalia-Cai e numero uno di Equinox, all’incontro «si sono sciolti quasi tutti i nodi, ora finalmente finisce il dibattito sui giornali e comincia quello vero».

 

«Dalle notizie uscite dopo l’incontro tra i vertici di Cai e la Camera di Commercio di Milano, è chiaro che con Cai non è nata la nuova mpagnia di bandiera italiana, come il Governo vuole farci credere, ma una piccola compagnia privata. Nelle strategie della società infatti c’è il profitto della Compagnia, anche se questo va a scapito degli interessi generali del territorio». Queste le parole del presidente della Provincia di Milano Filippo Penati sulla vicenda degli aeroporti milanesi, dopo l’incontro di questa mattina tra i vertici di Cai e della Camera di Commercio di Milano. «Chiudere Linate – aggiunge Penati – in cambio di qualche volo in più a Malpensa, come ha dichiarato l’amministratore delegato Sabelli, farebbe certamente gli interessi di Cai, perché significa accentuare le protezioni e il monopolio interno concesso alla Compagnia, ma sicuramente sarebbe un altro durissimo colpo all’economia milanese e lombarda. Non accettiamo nessun diktat da Cai su Linate. Il rilancio di Malpensa si realizza solo con la liberalizzazione dei diritti di volo che consentiranno l’arrivo di nuove compagnie concorrenti a Cai e ad Air France».

 

«La proposta del Piano Fenice prevede di portare a 14 i voli intercontinentali a Malpensa riducendo Linate al servizio navetta Milano-Roma: noi non siamo favorevoli a questa soluzione. Un conto è ridimensionare Linate, un conto è mortificare completamente l’aeroporto». Così, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha commentato l’incontro.

 

 

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Pubblicato il 19 Gennaio 2009
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