Sannino: “Ho finito gli aggettivi per questi ragazzi”

Il tecnico però guarda subito avanti: "E' già tempo di pensare all'Olbia: sarà durissima". Del Sante lo ascolta: "Ci aspettano quattro gare difficili"

Le prime parole da capolista di Beppe Sannino non sono né per i giocatori né tanto meno per sé. «Grazie per prima cosa a tutti coloro che ci hanno dato la possibilità di disputare questa partita: il Comune, l’addetto al campo Vanoni, i tifosi. Noi volevamo giocare a tutti i costi, al di là del campo e grazie a queste persone ce l’abbiamo fatta, quindi è doveroso ricordarli».

I complienti per i suoi uomini però arrivano a ruota, come previsto: «Sono felice perché ripartire dopo la pausa non è mai facile. Io per questi ragazzi non trovo più aggettivi per descrivere quello che danno in campo. Oggi sono stati encomiabili per l’impegno che ci hanno messo: l’Itala è una buona squadra che nel primo tempo ha avuto alcune occasioni, però nel complesso credo che il Varese abbia meritato la vittoria. A me come noto interessa vincere più che convincere: ora pensiamo a fare la corsa su noi stessi e dimentichiamo in fretta quello che si è fatto. Il calcio ha poca memoria per noi addetti al lavoro: concentriamoci subito sulla prossima partita che come sempre è la più difficile dell’anno». Tra sette giorni tra l’altro c’è una trasferta da brividi, contro un’Olbia che vinse a Varese a inizio campionato. «I sardi mirano a vincere, hanno giocatori di categoria superiore e hanno vinto 3-0 contro la Sambonifacese: sono molto bravi ma noi dobbiamo pensare ad affrontarli al meglio».
Poi il tecnico dà un consiglio a Del Sante, il bomber della squadra che forse avrebbe preferito non essere sostituito. «Stefano arrabbiato? Ma no, è felice, però deve sempre pedalare, pedalare e pedalare. L’ho tolto per dargli gli applausi della gente, lui forse non ha capito, ma in realtà è contentissimo». L’altro singolo di cui si parla è Paolo Grossi, anch’egli a segno: « In questa categoria quello che conta di più è l’uomo, non il calciatore. Per questo motivo ho deciso di schierare comunque Paolo, nonostante ci fosse un campo infame per le sue caratteristiche».
L’ultima carezza prima di partire per Trento dove finalmente conoscerà il suo primo nipotino. «Sto diventando vecchio, scusate – scherza il mister – Ma almeno faccio un viaggio felice. Avessimo perso sarebbe stato più difficile, così salgo in macchina con il sorriso sulle labbra».

 

E sereno è anche Giuliano Zoratti, il mister ospite, che spiega così l’andamento del match: «Siamo rimasti con la testa nello spogliatoio dopo l’intervallo, succede… E’ come se fossimo rientrati dopo l’1-0 e concedere spazi e profondità a una squadra come il Varese è grave. Peccato perché lo 0-0 al 45’ era buono, poi abbiamo anche avuto con Carli l’occasione del pareggio al 10’: sbagliata quella è finita partita e il risultato è giusto».


Infine il cannoniere Del Sante, giunto all’undicesimo gol in stagione. «Sono molto contento anche perché è la prima doppietta in campionato ed è arrivata dopo una settimana difficile in cui però ci siamo preparati bene. Volevamo cominciare l’anno con un successo e ci siamo riusciti nonostante un campo difficile». Anche il centravanti torna sull’episodio della sostituzione. «Nessun problema: Il mister voleva farmi avere l’ovazione e poi Tripoli meritava di giocare. Guardiamo avanti, perché ci sono quattro gare difficilissime in cui dovremo fare più punti possibili. Siamo primi e carichi, vogliamo puntare in alto».

VARESE – ITALA: LA CRONACA

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Pubblicato il 11 Gennaio 2009
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