Dalle ruote alle rotelle, un altro Mondiale per Varese

Dal 29 giugno il PalAlbani ospiterà la rassegna iridata senior e juniores. Attesi i finanziamenti per la sistemazione dell'impianto, organizzatori pronti a partire

Mondiali sì, mondiali no, mondiali boh. Le recenti interrogazioni di Fabrizio Mirabelli, consigliere comunale del Pd da sempre attento al mondo dello sport e del palaghiaccio in particolare, hanno riacceso l’attenzione attorno alla paventata organizzazione dei campionati del mondo di hockey in line, assegnati all’Italia e in arrivo a Varese.
Una manifestazione di cui fino a ora si è solo "sentito parlare" ma che da qui in avanti potrebbe diventare in realtà visto che l’inaugurazione è prevista per il prossimo 29 giugno: il tempo inizia a stringere ma la macchina organizzativa sta muovendo i primi passi.

A spiegare la situazione è Leo Siegel, presidente della Lega Nazionale Hockey e soprattutto responsabile del comitato organizzatore: «L’idea di portare i mondiali di "in line" a Varese è nata dopo l’assegnazione del torneo al nostro Paese. All’inizio fu sondata Milano come sede del campionato ma non abbiamo trovato le condizioni necessarie. Allora abbiamo pensato a Varese sia per la presenza di una pista adeguata, perché è una città facilmente accessibile e perché comunque il nostro sport vanta una certa tradizione in provincia (nella foto un giovane giocatore dei Canguri Brebbia), basti pensare ai Dragons Gallarate che giocavano proprio al PalAlbani e vinsero i primi due scudetti messi in palio (nella foto in basso il forte svizzero Raffaele Sannitz con la maglia dei Dragons). Nei mesi scorsi quindi abbiamo preso contatto con il Comune; io e il vice presidente federale Claudio Bicicchi siamo stati ricevuti dal sindaco cui abbiamo illustrato il progetto ma anche Provincia e Regione hanno espresso la massima disponibilità».
Il PalAlbani, come si sa, non scoppia certo di salute; Siegel spiega gli interventi necessari per la manifestazione iridata. «Per i Mondiali acquisteremo una pista smontabile da porre sopra il fondo di cemento che nella stagione invernale sostiene il ghiaccio. Questo manto, perfetto per l’hockey in line, rimarrà poi a Varese in modo che possa essere utilizzato anche negli anni a venire nei mesi caldi. Poi bisognerà sistemare alcuni spogliatoi e arredi».

«Settimana prossima avremo un incontro con le parti interessate – spiega invece l’assessore allo sport e vicesindaco Giorgio De Wolf – anche perché attendiamo risposte da Roma. Abbiamo infatti inoltrato una richiesta di finanziamento al Governo, trattandosi di un Mondiale; naturalmente nulla di paragonabile a quanto accaduto per il ciclismo, ma comunque una base per preparare il palaghiaccio alla manifestazione. Comunque il Comune non spenderà soldi propri e, anzi, beneficerà del Mondiale per quanto riguarda alcuni lavori al palaghiaccio». In particolare, oltre alla pista per "hockey in line", verranno sistemati e messi a norma un paio di spogliatoi attualmente adibiti a magazzino e alcuni servizi igienici, oltre alla sistemazione di alcuni arredi tra pista e spalti.

«Il Mondiale sarà comunque un’altra opportunità per Varese e il suo territorio – sostiene ancora Siegel – In città arriveranno infatti 16 nazionali maggiori e altrettante juniores, mentre il Mondiale femminile si dovrebbe disputare a Chiasso e in tal caso interverrà direttamente un’organizzazione elvetica. Quindi in città arriverà un migliaio di persone tra atleti, tecnici e dirigenti, cui si aggiungerà il pubblico. Credo che sia una buona occasione per il turismo, lo sport e la visibilità di Varese». Intanto l’organizzazione farà leva su una società varesina, la MDI Sport dell’ex mastino Matteo Malfatti, per alcune operazioni legate alle sponsorizzazioni e all’ospitalità.
Settimana prossima quindi, potrebbe arrivare il via ufficiale all’operazione, uno "start" atteso anche dalle società che fruiscono del palaghiaccio anch’esse in attesa di notizie ufficiali. «Di certo non sappiamo ancora nulla, se non che la nostra programmazione è fatta sino a fine maggio, sia per quanto riguarda il ghiaccio sia per la piscina» spiega Luigi Colombara della Pattinatori Ghiaccio Varese, la società che gestisce l’impianto. «Quando ci verrà comunicato qualcosa di preciso, affronteremo l’argomento».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2009
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