Crisi, Farioli: “Il chiarimento in settimana”

"Voglio continuare ad essere sindaco, ma c'è molto da discutere. Con i gruppi consiliari mi servirà una giornata intera di confronto"

Per risolvere la crisi a Palazzo Gilardoni si attende il Grande Chiarimento, l’alfa e l’omega della politica cittadina del momento. L’indispensabile confronto all’interno del centrodestra, fra PdL e Lega Nord e con il sindaco, dovrà sortire il miracolo: il rilancio dell’attività della Giunta, che il primo cittadino, tuttora dimissionario, già da tempi non sospetti voleva riorganizzare profondamente. Per obiettivi, non per deleghe; per fare delle cose precise, non semplicemente per galleggiare, si potrebbe parafrasare interpretando, con licenza, il Farioli-pensiero. Il sindaco resta sulla sua posizione nonostante il desiderio delle forze di maggioranza che ritiri le dimissioni. «È anche il mio desiderio» precisa «quello di continuare a fare il sindaco; e sto tuttora lavorando, devo farlo, anche da dimissionario» aggiunge. Da mercoledì in poi Farioli è disponibile per incontrare i gruppi consiliari, le segreterie: «Ma servirà una giornata intera» avverte, le cose da discutere sono molte, «si tratta di cose serie e serve, lo ripeto, la condivisione di tutti». L’unanimità appare una chimera, dopo l’affaire Chierichetti e gli strappi della Lega Nord, ma mettersi d’accordo per chiudere questa partita è il minimo che si possa fare, non  basta aver approvato il bilancio per mettersi il cuore in pace.

Sul fronte Lega non sembrano esservi provvedimenti di sorta a carico di Antonio Raimondi, il taciturno consigliere che aprendo bocca in tema di bilancio quale capogruppo facente funzione ha fatto saltare i nervi al sindaco inducendolo alle dimissioni – peraltro fin qui del tutto formali: Farioli lavora come e più di prima, e certamente con un peso in meno sullo stomaco. «Non chiedo nulla contro di lui» si schermisce il sindaco, «al contrario mi sembra che la sua critica, chiamando in causa i Cinque Ponti, andasse a colpire anche l’amministrazione precedente (sostenuta dalle stesse forze, e composta in parte dalle stesse persone ndr). Faccio presente che non ho sottovalutato le parole del consigliere Raimondi, in sè legittime, le ho anzi rispettate dando loro importanza e mettendomi pertanto in discussione». Quanto poi le parole di Raimondi rappresentino la volontà della Lega tutta, è da capire. Dire che è stato sconfessato dal Carroccio sarebbe errato, è stato piuttosto ribadito che parlava a titolo personale (ipse dixit): l’ordine era di votare quel bilancio, ed è stato fatto. Certo è che se quelle parole che sono suonate dure e demolitive, al di là delle intenzioni di chi le ha pronunciate, rispecchiassero un parere non limitato a Raimondi, sull’amministrazione Farioli si dovrebbe scrivere la parole "Fine" per una minima esigenza di chiarezza. Non accadrà: la volontà è di riprendere da dove ci si era fermati, con gli opportuni aggiustamenti. E forse la Lega troverà il modo di avere gli spazi in più cui mira.

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Pubblicato il 23 Marzo 2009
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