Il sindaco rientra nei ranghi: tutto a posto e nulla in ordine in maggioranza

Le "rimissioni" di Farioli lasciano una serie di problemi da affrontare. Nel pomeriggio vertice di maggioranza a Palazzo Gilardoni, con Libero Confronto e Lega che ancora scalpitano

Il sindaco Farioli, dopo le "rimissioni" (neologismo coniato espressamente per la revoca delle dimissioni) pubbliche in basilica, è atteso al vertice di maggioranza confermato per oggi pomeriggio alle 17 a Palazzo Gilardoni. Tutto a posto e nulla in ordine, come nella migliore tradizione: Farioli resta, ma il chiarimento è ancora tutto da fare. Il sindaco ha giocato d’anticipo, secondo i maligni per calcolo, secondo chi gli è vicino e lo conosce bene per impulso – come da personaggio. Ma il brusio di sottofondo non è dei migliori: il sindaco ha agito senza consultare nessuno, pare. Si prende atto dell’accaduto, ma in tanti vorrebbero poter stare più tranquilli quando Farioli apre bocca. E anche la circostanza in cui è stato fatto l’annuncio non è parsa delle più adatte. Un consigliere comunale di Forza Italia come Alberto Riva, spesso mordace ma accorto quanto basta per sapere dove fermarsi, affetta prudenza e sospende ogni giudizio in attesa degli eventi. «Tecnicamente siamo contenti, e ci mancherebbe, che il nostro sindaco sia tornato sulla decisione di dimettersi» si limita a dire. Il segretario uscente di An Luca Rossi, un altro che in consiglio non aveva mancato di farsi sentire fin quando non è stato nominato alla guida del Parco Alto Milanese, commenta con un «giusto così» che vuol dire molte cose. «Da un lato le dimissioni gli hanno dato dignità come sindaco, a bilancio approvato; dall’altro erano inopportune. Per revocarle, atto che era necessario, ha scelto un modo folcloristico, simpatico se si vuole. Ma anche qui forse il luogo e il momento none rano dei più adatti. Sarebbe stato meglio se fosse tornato subito sui sui passi, la mattina dopo la seduta del consiglio comunale».

Fatto sta che il momento non è esattamente dei più brillanti per le forze che governano la città. Sia la Lega Nord che il nascente PdL sono apparsi piuttosto divisi su una serie di questioni. Nel Carroccio l’uscita in consiglio comunale di Raimondi che ha portato il sindaco all’annuncio delle dimissioni ha destato forse perplessità per la durezza dei toni, ma non è stata affatto rinnegata nella sostanza. Dall’altra parte, mentre Forza Italia si prepara a "digerire" il boccone An nel PdL, c’è chi scalpita. È la componente di Libero Confronto in cui, se tace il sempre temibile Diego Cornacchia, Giuseppe Angelucci sulla stampa locale attacca a fondo la conduzione degli affari cittadini da parte di un’oligarchia ristretta che non tiene conto del consiglio comunale, con i risultati noti. Una politica delle "segrete stanze" che poi però, in cortocircuito con un sindaco "tutto lui", sfocia come si è visto in pubblici proclami in basilica. Libero Confronto è stata gradualmente estromessa, da ogni incarico: e per gli equilibri interni della maggioranza questo non è un bene. A far traboccare il vaso è stato il rimpasto, con l’uscita forzosa di Luigi Chierichetti dalla Giunta per far posto al rientrante Franco Castiglioni, "paracadutato" da Agesp Holding. Società a sua volta diventata Agesp Servizi per volontà primariamente della Lega Nord, che vi ha piazzato Maria Paola Reguzzoni al timone come amministratore delegato. Un valzer di incarichi da far girare la testa, al termine del quale Libero Confronto è rimasta all’asciutto, o meglio in piedi; quanto al Carroccio, mira ad Accam, ma in prospettiva, si dice, anche a riprendersi la poltrona più alta di Palazzo Gilardoni. E a questo punto non è detto che la consigliatura si concluda nei tempi stabiliti.

Al di là di tutto, però, per la Giunta è tempo di rimboccarsi le maniche: va stabilito chiaramente chi fa che cosa, con quali risorse (il bilancio è passato, ma anche qui con dei se e dei ma, vedi stadio Speroni), e soprattutto entro quando. Questo sarà senz’altro uno dei temi forti del confronto in maggioranza, e delle richieste delle opposizioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2009
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