A lezione di cittadinanza democratica
Lezione di educazione civica degli allievi dell'ISIS "Dalla Chiesa" di Sesto Calende e il sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo
Riceviamo e pubblichiamo
Bellissima mattinata, quella del 4 aprile, in cui alcuni alunni delle classi prime liceo dell’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa di Sesto Calende si sono recate presso il Municipio di Somma Lombardo, accompagnati dalla professoressa Rita Gaviraghi, per un appuntamento col Sindaco e per una lezione di educazione civica.
L’occasione, nata un po’ per caso e un po’ premeditata dopo alcuni quesiti che gli allievi hanno posto all’insegnante durante le lezioni di storia, ha avuto sviluppo grazie alla grande disponibilità del Primo Cittadino sommese, che alla scuola in oggetto è personalmente legato.
Tre o quattro i nodi cruciali che gli studenti hanno voluto sottoporre al Sindaco. Si è operato, durante l’ora e mezza di discussione davvero partecipata e utile, a definire in chiave moderna concetti che lo studio della storia antica (come da programma liceale) ha spesso posto sul piatto, ma che necessitavano di essere declinati nell’esperienza del quotidiano. Democrazia, demagogia, maggioranza, opposizione, candidatura, campagna elettorale, esecutivo, legislativo…quanto ci sembrano facili queste realtà e quanto ci sono familiari queste parole? Quanto ne capiscono ragazzi non ancora votanti, ma che su questi concetti hanno già speso la loro esperienza, magari in qualche Consiglio Comunale dei Ragazzi?
Il Sindaco Guido Colombo è stato chiaro e convincente. Qualche frase davvero azzeccata è servita a spiegare che la crescita democratica di una comunità passa attraverso la fatica, i tempi lunghi del confronto, l’impegno del singolo a relazionarsi con il gruppo e a portarvi il suo contributo.
Facile e veloce “fare da soli”. Talora le emergenze lo richiedono pure e ne danno facoltà. Talora si è persino obbligati. Ma è solo con la condivisione, con l’esame accurato, col dialogo, con il confronto rispettoso all’interno delle giuste sedi (dalle Commissioni ai Comitati fino al Consiglio Comunale) che l’esercizio del potere si attua effettivamente in chiave democratica. Forte accento viene posto anche sul rispetto delle regole, garanzia irrinunciabile del confronto democratico. Perché la libertà è sana alternanza di voci e la democrazia è rispetto delle diversità, ma senza regole non c’è democrazia, solo disordine.
Allora, conclude il Sindaco, l’augurio è che l’esperienza scolastica queste regole le insegni e che le basi della convivenza civile siano gettate dalla scuola nel percorso formativo dei ragazzi.
Professoressa Rita Gaviraghi
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