Muore in moto una ex Freccia Tricolore
Stefano Commisso, maggiore udinese di stanza all'Aermacchi, è deceduto mercoledì notte a Lurago d'Erba in seguito a un'uscita di strada
Aveva dominato i cieli, è stato tradito da una banale e maledetta uscita di strada. Stefano Commisso, deceduto in un tremendo incidente mercoledì notte, a Lurago d’Erba non era un pilota qualunque. Trentasette anni, originario di Udine ma stanziato all’Aermacchi di Venegono Superiore, aveva infatti i gradi di maggiore dell’Aeronautica Militare e inoltre negli anni scorsi aveva fatto parte della Pattuglia acrobatica nazionale, ovvero le Frecce Tricolori.
Tra il ’98 e il 2006 Commisso faceva parte della Pan con l’incarico di capo sezione tecnica e programmazione. Proprio durante il suo lavoro nel 2002 aveva rischiato la vita; con un altro pilota era stato costretto a utilizzare il seggiolino eiettabile per lasciare un velivolo in panne a causa dello scontro con un volatile, che da lì a poco si era schiantato nei pressi dell’aeroporto di Rivolto.
A Venegono dal 2006, Commisso mercoledì era in sella a una Ducati di tipo motard e stava percorrendo la statale "Briantea" tra Lurago d’Erba e Orsenigo quando, in una curva presa troppo larga, è uscito di strada ed è andato a sbattere contro un terrapieno. Per lui non c’è purtroppo stato nulla da fare.
Commisso era anche un apprezzato arbitro di pallavolo: il presidente della Fipav provinciale ha nel pomeriggio di oggi – venerdì – inviato un messaggio di cordoglio.
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