Arriva il Facilities management, opportunità per le Pmi

Il sistema che integra e gestisce tutti i dati di un'azienda è stato presentato dalla facoltà di ingegneria dell'ateneo e da Univa. Prima veniva utilizzato solo su aziende di grandi dimensioni, oggi è una risorsa per tutti




«Un’attività di integrazione e coordinamento di facilities, ovvero beni tangibili quali edifici, servizi, prodotti, attrezzature, tutti volti a supportare un’organizzazione». Questa la definizione di Facility Management emersa ieri nell’intervento del professor Domenico Sorrenti, docente della facoltà di Ingegneria della LIUC, all’interno del workshop promosso da Università Carlo Cattaneo – LIUC e Unione degli Industriali della Provincia di Varese «Il Facility Management – ha continuato Sorrenti – è una disciplina ancora giovane, che quindi presenta importanti potenzialità ma anche un’identità ancora non pienamente  compiuta, aspetto questo che può indurre interpretazioni labili sia sui  contenuti e sulle prassi».

Un’attività multidisciplinare, che permette la gestione degli edifici e dello spazio (es.manutenzione elettrica, progettazione) ai servizi alle persone (es.igiene ambientale, ristorazione, sicurezza): l’attenzione del Facility Manager deve sempre restare focalizzata sul fatto che le attività gestite dal database hanno una valenza strategica perché devono mirare a migliorare la produttività complessiva dell’organizzazione e, in ultima analisi, contribuire alla creazione di valore aggiunto.

Si tratta dunque di integrare tutti i processi che all’interno delle moderne organizzazioni servono a garantire il corretto svolgimento di tutte le operazioni collegate alle attività “primarie” (il cosiddetto core business) dell’organizzazione stessa. Inoltre, come ha ricordato Marco De Battista, Coordinatore delle Aree Economiche dell’Univa, non sono più soltanto le grandi aziende ad avvicinarsi a questo metodo, ma anche le Piccole e Medie Imprese, fattore questo che lo rende di particolare interesse anche per il nostro territorio.

Ma il lavoro del Facility Manager si manifesta anche a livello operativo, nell’attività quotidiana, quando si deve preoccupare dell’efficienza dell’ambiente di lavoro, della effettiva disponibilità di tutti i servizi accessori che sono essenziali per garantire le prestazioni di ogni impiegato. In questo contesto, l’evoluzione tecnologica sta giocando un ruolo rilevante e sempre di più una non corretta gestione delle infrastrutture tecnologiche può compromettere il risultato complessivo.

Tale gestione può anche creare dei problemi in quanto viene spesso affidata a un soggetto esterno all’organizzazione che poi le utilizza, il Facility Management e può implicare anche alcune problematiche legali e contrattuali: nell’intervento del professor Stefano Nava, docente presso la facoltà di Ingegneria della LIUC, sono state esaminate l’analisi giuridica/finanziaria del potenziale appaltatore e la problematica della documentazione contrattuale per evidenziarne le criticità, i vantaggi e gli aspetti operativi.

Il workshop ha inteso mettere a fuoco non soltanto l’aspetto più prettamente accademico, ma piuttosto le implicazioni pragmatiche, ovvero le ricadute positive di una corretta gestione del Facility Management all’interno dell’impresa: a questo proposito è stato presentato un esempio di best practice, ovvero quello di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, che ha ricavato importanti vantaggi in termini di risparmio di costi e miglioramento dei livelli di servizio.

 

Inoltre, questo sistema può essere replicato in altre realtà aziendali, sia private che pubbliche e SEA è disponibile a mettere a disposizione le proprie competenze nella fornitura del servizio a terzi. “Gestione Cablaggio Strutturato e Telefonico, Gestione Informazioni Commerciali, Applicazione Standard di ricerca spazi/utenti, Gestione Safety, sono alcune delle principali aree di applicazione del Facilty Management in ambito aeroportuale – ha spiegato Fulvio Cunioli, Responsabile dei Rapporti con il mercato informatico per SEA – mediante un sistema che abbina le potenzialità di uno strumento CAD ad un data-base relazionale per gestire ‛anagrafiche di oggetti’”.

Molti i benefici, ben testimoniati dall’esperienza di SEA, quali risparmio di tempi e costi nelle attività di progettazione e sviluppo, razionalizzazione ed ottimizzazione dei costi di gestione ed esercizio di impianti e infrastrutture, benefici nella gestione di appalti diretti e/o di global service

Un sistema che, come ha ricordato Luciano Galeotti (Sviluppo Sistema Facility Management di SEA) è stato implementato negli Aeroporti di Milano a partire dal 1998 ed è stato utilizzato con successo per progettare e realizzare Malpensa 2000.




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Pubblicato il 12 Maggio 2009
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