Sastre vince sul “Petrano”, Menchov respinge l’attacco di Basso

Ivan è ripreso dal russo e Di Luca, lo spagnolo vince e risale in classifica. Garzelli chiude 5°, salta Leipheimer

Sastre ce la fa, Basso no. I due scalatori più forti del lotto hanno provato a infiammare la tappa più attesa dell’ultima settimana di Giro d’Italia, da Pergola a Monte Petrano ma non sono riusciti a far saltare il banco, ovvero il russo Menchov e la sua maglia rosa.
La vittoria è andata al capitano della Cervelo, scattato in modo prodigioso a metà della salita decisiva e capace al terzo tentativo di lasciare dietro di sé i rivali. Sastre è poi andato a prendere lo sfortunato Popovych, in fuga dall’inizio e beffato negli ultimi 3 chilometri, prima di andare a prendersi tappa, abbuono e applausi.
 
Alle sue spalle Basso ha provato di nuovo a fare la differenza e forse, fosse riuscito a rimanere con l’iberico, sarebbe arrivato a giocarsi la tappa. Invece Ivan non è riuscito a rientrare su Sastre e proprio a poche centinaia di metri dal traguardo è stato superato da Menchov e Di Luca che poi hanno terminato in quest’ordine lo sprint spartendosi gli abbuoni rimasti. Peccato, perché forse ancora una volta Ivan ha pagato il livore del corridore abruzzese non tanto nei suoi confronti quanto in quelli della Liquigas (che “scaricò” Di Luca senza troppi complimenti un paio di anni fa). Il leader della Lpr, dopo un paio di tentativi non andati a segno, è salito in tandem con Menchov, di fatto tirando la scalata della maglia rosa che d’altro canto ha dimostrato grande capacità di leggere la corsa e di resistere alle azioni avversarie. Si vede che a Di Luca va bene il secondo posto (al netto del Block Haus, sua tappa di casa): contento lui, contenti tutti, a partire dalla Rabobank che ringrazia.
Dietro i quattro è arrivato invece un Garzelli ancora sugli scudi: partito per difendersi il besanese ha portato con sé “l’allievo” Francesco Masciarelli e ha mantenuto la maglia verde scalando nel contempo alcune posizioni in classifica generale (ora è 8°).
Dalla vetta della graduatoria invece sparisce Levi Leipheimer che al traguardo ha accusato 2’50” da Sastre solo grazie al gregariato di Lance Armstrong che ha dato una grossa mano al connazionale per non affondare. L’Astana tra l’altro ha patito una gran delusione con lo sfortunato Yaroslav Popovych, andato in fuga con un folto gruppo fin dall’inizio (c’era anche Cunego, autore di una tappa coraggiosa) e come detto riassorbito proprio verso la fine dalla bagarre dei grossi nomi della classifica.
 
Adesso la carovana tira un po’ il fiato, con il secondo e ultimo giorno di riposo. Si riprende mercoledì con l’ascesa al Block Haus, unica ma lunga salita in terra abruzzese per altro tarpata degli ultimi chilometri per via di alcuni problemi di viabilità. Sarà una tappa brevissima, 80 chilometri da fare a tutta e dopo il giorno di pausa, si sa, tutto può accadere. Certo è che oggi Menchov ha dato un’altra bella spallata alla classifica, vincendo nonostante la sconfitta da Sastre.
 
Giro d’Italia – 16a tappa
Pergola – Monte Petrano, 237 km

Ordine d’arrivo: 1) Carlos SASTRE (Spa – Cervelo); 2) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 25”; 3) Danilo Di Luca (Ita – Lpr) a 26”; 4) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 29”; 5) Stefano Garzelli (Ita – Acqua&Sapone) a 1’19”.

Classifica Generale: 1) Denis MENCHOV (Rus – Rabobank); 2) Danilo Di Luca (Ita – Lpr) a 39”; 3) Carlos Sastre (Spa – Cervelo) a 2’19”; 4) Franco Pellizotti (Ita – Liquigas) a 3’08”; 5) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 3’19"; 8) Stefano Garzelli (Ita – Acqua&Sapone) a 8’24”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Maggio 2009
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