Vigili tirati giù dal letto, il comandante tira dritto

La reperibilità notturna agita la polizia locale e il comandante De Gaudenz spiega perchè ha cambiato gli ordini di servizio e chiarisce di aver pieno diritto di cambiare gli orari

L’allarme sicurezza toglie il sonno ai vigili. La questione è delicata, anche perché c’è di mezzo la politica. Varese è una città sicura? E chi la controlla di notte? La risposta ufficiale è: Polizia di stato, Carabinieri, Polizia locale. Così vuole il patto per la sicurezza firmato in Prefettura. Ma per dare corpo a quanto stabilito davanti a un raggiante ministro Maroni, bisogna che dare più uomini alla polizia locale, oppure farla lavorare di più, e con altri orari. In Sempione, oggi, hanno 55 uomini in strada. E il turno di notte non c’è. Palazzo Estense si è inventata una reperibilità notturna spinta. E il sindacato (Sulpm) ha annunciato fuoco e fiamme. Il comandante Gianni De Gaudenz va per la sua strada: “La reperibilità notturna è pagata con una indennità di 20 euro all’ora, e se c’è l’uscita si paga anche lo straordinario notturno. Si tratta ad ogni buon conto di un massimo di 5 giorni mensili  di reperibilità”. Ma il sindacato non ne fa una questione di soldi. Dice che tirare già dal letto un vigile, per un incidente, vuol dire vederlo arrivare mezz’ora dopo al comando, e più tardi ancora sul luogo del sinistro. “Se c’è un incidente – afferma De Gaudenz – interverranno prima polizia o carabinieri. Se valuteranno che ci sarà bisogno di noi, allora interverremo. L’ordine di servizio è esteso, ma sarà tutto subordinato a una valutazione delle altre forze dell’ordine: se ad esempio dovessero intervenire contemporaneamente  per bloccare un furto”.  Il comandante difende questa scelta: “Ci dicono che emergenze di questo tipo capitano mediamente due volte al mese – continua – dunque non mi pare un grande sacrificio. Mentre dal punto di vista formale è stato fatto tutto secondo le normative. Ho chiesto e ottenuto il parere favorevole del sindaco, del segretario generale, della direzione del personale. Non ho toccato la contrattazione di secondo livello. Ho solo esteso un ordine di servizio: solo se si fa contrattazione, si decide insieme ai sindacati. Gli ordini di servizio, invece, sono una mia prerogativa”.
I sindacati hanno però annunciato una decisa protesta, e una assemblea dei lavoratori ha dato ai rappresentanti un mandato preciso con l’obiettivo, ad esempio, di segnalare il maggiore stress e l’accumulo di carichi di lavoro troppo pesanti. “Mettono il carro davanti ai buoi – controbatte il comandante De Gaudenz – è una sperimentazione di quattro mesi. Se non funzionerà, attiveremo il turno di notte, spalmando gli uomini nelle 24 ore, e alleggerendo i turni diurni. Sulle ore di lavoro consecutive, poi, c’è tutta la disponibilità a valutare le esigenze. Se un agente fa la notte fuori per un sinistro, e la mattina ha il turno alle otto, staremo attenti a non sovraccaricarlo di lavoro”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2009
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