Abruzzo, la Provincia di Varese avvia la ricostruzione
Un milione di euro per costruire due asili in altrettanti Comuni terremotati, Pizzoli e Goriano Sicoli. Ma non finirà qui l'assistenza varesina alle terre colpite dal sisma
Il Presidente della Provincia di Varese Dario Galli, già nei giorni successivi al terremoto in Abruzzo aveva annunciato la volontà di dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma, garantendo che la Provincia di Varese avrebbe stanziato fondi per la progettazione e la ricostruzione di strutture destinate a uso didattico. Oggi a distanza di qualche settimana, l’amministrazione provinciale ha stanziato i fondi necessari per gli interventi, individuato i Comuni abruzzesi dove interverrà e delineato la strategia di progettazione e realizzazione.
«E’ questa un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore e ci sta dando grandi soddisfazioni – ha dichiarato il presidente Galli – Qualche settimana fa, prima in Giunta e poi in Consiglio, e con qualche giorno d’anticipo sull’indicazione del Premier Berlusconi, avevamo approvato lo stanziamento di fondi per contribuire alla ricostruzione in Abruzzo, impegnandoci anche in prima persona alla fasi di progettazione e realizzazione dell’intervento individuato. L’idea era quella di non destinare fondi, di cui poi non si sarebbe saputo con precisione la destinazione. Ora, a distanza di poche settimane dalla decisione presa, siamo pronti a costruire due asili in due Comuni differenti colpiti dal sisma».
La cifra stanziata è pari a 1 milione di euro e verrà utilizzata per costruire una scuola materna nel comune di Pizzoli e una materna – nido nel comune di Goriano Sicoli. Si tratta di due strutture ad alta efficienza energetica, già realizzate e collaudate con successo in provincia di Verona. Le due scuole ospiteranno circa 40 bambini e saranno realizzate dai due Comuni, con i quali sono già stati presi accordi, su indicazioni e con la supervisione dei tecnici del settore Ecologia della Provincia di Varese. «Si tratta di strutture all’avanguardia sia sotto il profilo antisismico che ambientale ed energetico. L’impegno è ultimarli entro settembre», ha proseguito Galli annunciando poi: «A suo tempo avevamo esteso l’appello anche a tutti i Comuni della nostra provincia, chiedendo al Governo centrale di non contemplare nel conto del patto di stabilità le cifre destinate alla ricostruzione. Fino a oggi i Comuni del Varesotto che hanno aderito sono 13 e i fondi raccolti sono pari a 70 mila euro. Ora è nostra intenzione non fermarci alle due scuole, tanto che abbiamo già individuato un edificio pesantemente rovinato dal terremoto, sul quale, disponibilità finanziaria permettendo, interverremo con il medesimo sistema operativo adottato per la costruzione delle due materne. Anzi, estendo l’appello a sostenere questa iniziativa anche ai singoli cittadini, garantendo che la Provincia di Varese, non solo sarà garante dei fondi destinata, ma informerà in maniera dettagliata e trasparente come verranno investiti nella ricostruzione. Infine, vorrei ringraziare tutti i cittadini della Provincia di Varese, poiché il milione di euro messo a disposizione per questo progetto è come se l’avessero donato loro».
L’Assessore all’Ecologia Luca Marsico ha sottolineato che «quanto andiamo a realizzare è l’esempio di grande efficienza, in tempi strettissimi, di come dovrebbe operare un’amministrazione pubblica. Se a questo aggiungiamo che i due edifici saranno compatibili sotto il profilo ambientale ed energetico, si può comprendere in toto il grande valore di tutta l’operazione».
A dare ulteriori dettagli sull’iniziativa ci ha pensato Susanna Capogna, dirigente del settore Ecologia di Villa Recalcati: «Le scuole che costruiremo sono già state realizzate in provincia di Verona. Ciò ci ha permesso non solo di avere strutture già ampiamente collaudate, ma anche di risparmiare soldi e soprattutto tempo in fase di progettazione».
Nell’operazione, importante è stato il ruolo dell’Ordine degli Ingegneri di Varese e il Collegio dei geometri, che hanno offerto, senza alcun impegno economico, la propria collaborazione per la progettazione delle opere edili e dell’impiantistica e la disponibilità a effettuare ulteriori verifiche sugli edifici crollati. La cantierizzazione partirà nel giro di qualche giorno e la consegna delle opere è già prevista per settembre 2009.
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