Referendum, Azione Giovani è per il si

L'invito del segretario cittadino del gruppo che è entrato a far parte del Pdl è quello di votare a favore delle modifiche alla legge elettorale attuale




In occasione del referendum del 21-22 giugno che modifica la legge elettorale detta "porcellum", i ragazzi di Azione Giovani per il Popolo della Libertà di Busto Arsizio sostengono coerentemente il SI. Questi quesiti referendari daranno finalmente un’accelerata allo sviluppo politico e all’evoluzione del nostro paese : dando la maggioranza assoluta al partito più scelto dagli italiani – oggi è il PDL, domani potrebbe essere il PD o chissà l’Italia dei Valori – si creerebbero le condizioni per avere una grande stabilità di governo, senza le continue minacce o ricatti dei partiti più piccoli.

Votare per il SI ai referendum vuol dire anche responsabilizzare chi ci governa , perchè finalmente mai più nessuno potrà dire: "Ho governato 5 anni, ma i miei alleati con le loro continue minacce non mi hanno fatto lavorare", chi invece dice di non votare a questo referendum, a nostro parere sbaglia: "Qualsiasi persona, che non ha interessi diretti di poltronismo, dovrebbe votare SI il 21 e 22 giugno – dice Matteo Sabba responsabile del movimento giovanile affine al PDL – ovviamente chi ha degli interessi personali e rischia di perdere il controllo sul potere maturato in questi 60 anni poltron-politica è contrario e fa di tutto per azzittire i referendari."
 

Ricordiamo le parole del presidente Silvio Berlusconi: "Voterò si al Referendum del 21 e 22 giugno" ; certo per ragioni di equilibrio non lo sosterrà ufficialmente, ma da appartenente al PDL "…sarei un pazzo a non essere d’accordo con questi quesiti…". Oltre a Berlusconi e tanti altri, v oteranno SI anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini e il Partito Democratico . Fino a qualche mese fa prima che arrivasse il caldo che può far cambiare idea, anche l’Italia dei Valori e il suo leader Antonio DiPietro erano ferventi sostenitori di questo referendum . «Invito tutte le persone – conclude Matteo Sabba -, che hanno voglia di far maturare ed evolvere la politica italiana, a recarsi ai seggi nella giornata di domenica 21 o di lunedì 22 giugno e votare SI ai quesiti referendari».

SI, responsabilizziamo i politici così da giudicare in maniera più trasparente il loro operato.
SI, vogliamo un paese moderno e funzionale.
SI, vogliamo un’Italia più giovane ed efficiente.




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Pubblicato il 18 Giugno 2009
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