Amsc, Pd e Lega Nord all’attacco
I due partiti d'opposizione e Sinistra per Gallarate hanno depositato due mozioni urgenti e chiederanno presto un consiglio comunale straordinario sulla situazione della società municipalizzata
Nino Caianiello direttore generale di Amsc Impianti&Servizi? L’ipotesi proprio non piace a Partito Democratico e Lega Nord, partiti che a Gallarate rappresentano l’opposizione in consiglio comunale. Con essi anche Cinzia Colombo di Sinistra per Gallarate. La nomina dell’attuale presidente della società, costola della “madre” Amsc che si occupa di farmacie, trasporti, parcheggi, segnaletica stradale, impianti sportivi, gestione degli immobili e calore,
nel ruolo di direttore generale, vale a dire una posizione da dirigente di primo livello assunto dalla società partecipata dal Comune di Gallarate, è al centro delle mozioni depositate da Pd prima, Lega Nord poi e infine Sinistra. I partiti chiedono sostanzialmente al sindaco Nicola Mucci, socio di maggioranza dell’azienda, di esprimere parere negativo al passaggio del presidente nel ruolo di direttore generale. Alla base della richiesta delle opposizioni la situazione deficitaria dei bilanci di Amsc, sulla cui gestione sia il Carroccio che i democratici hanno più volte sollevato dubbi sostanziali, incassando in risposta la fiducia totale di Mucci nel presidente Caianiello. Sia Pd che Lega esprimono perplessità sui titoli di Caianiello per ricoprire un simile ruolo, sull’opportunità della nomina del presidente in un ruolo da dipendente dell’azienda (a maggioranza pubblica) che ha presieduto dalla sua nascita (tre anni fa, dopo la divisione della vecchia società municipalizzata in diversi rami d’azienda più piccoli e specializzati), anche alla luce dei due avvisi di garanzia per concussione (udienza il 22 settembre prossimo) e peculato a carico del numero uno di Amsc. Anche sul fatto che la scelta sia ricaduta proprio su Nino Caianiello i due partiti all’opposizione sollevano dubbi: di curriculum ne sono arrivati almeno nove in azienda e di questi tre sono stati individuati come idonei, per poi arrivare alla scelta di Caianiello dopo un colloquio tra i membri del cda e i candidati; in sostanza per Lega e Pd non è corretto né normale che il presidente del cda sia stato ascoltato, valutato e scelto dai suoi stessi colleghi di consiglio di amministrazione. La nomina è attesa per giovedì prossimo, il 23 luglio.
Ma non è finita qui. È pronta anche una richiesta di consiglio comunale straordinario per discutere sulla situazione di Amsc e del presidente dell’azienda multi servizi, anche e soprattutto alla luce del nuovo avviso di garanzia per peculato che ha raggiunto Nino Caianiello (il quale ha convocato per mercoledì 22 luglio una conferenza stampa per chiarire la propria posizione). L’avvocato Stefano Besani (a sua volta membro del cda di Amsc spa, presieduta dallo stesso Caianiello) nega ogni addebito e ricorda che il suo assistito è incensurato. I tempi per convocare una nuova assemblea pubblica sono però stretti: siamo al 21 luglio, l’estate e le vacanze incombono. Il presidente del consiglio Donato Lozito ha 20 giorni per decidere se convocarlo o meno: «Ci auguriamo che sia convocato presto – spiega Luciano Mazzone, segretario leghista a Gallarate -. Deve rispondere il sindaco e lo deve fare in consiglio comunale. Speriamo non vogliano nascondere tutto o celebrare il consiglio a metà agosto quando non ci sarà nessuno in città».
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