Eliminato l’eternit nelle scuole superiori della provincia

L'assessore provinciale all'edilizia scolastica Bottini fa il punto sui lavori negli istituti: con lo Zappa e il Rosselli si completa il programma di bonifica dell'amianto

Scuole sicure, sane e potenzialmente ecologiche.
Con l’approvazione della delibera per rimuovere il tetto in eternit dei due ultimi istituti superiori (l’Itc Zappa di Saronno e l’Itpa Rosselli a Gallarate)  si completa l’intervento della Provincia sugli edifici scolastici che ha in gestione sul fronte della tutela della salute.
I lavori di rifacimento del tetto si completeranno entro un anno chiudendo il giro di interventi che, quest’ano, ha interessato anche l’Isis e il Daverio a Varese, il Geymonat ( compresa la palestra) a Tradate, l’isis con palestra a Luino. Per un totale che supera i due milioni di euro.
Caratteristica degli interventi sulle coperture è la predisposizione all’installazione degli impianti fotovoltaici: «Prima di prendere questa decisione – ha commentato l’assessore Gianfranco Bottini – ho voluto vedere il rapporto qualità, costi e vantaggi. Un primo impianto "didattico" è stato installato sul tetto dell’Isis di Varese per avere una prima stima dell’investimento e, nel contempo, dotare la scuola di un mezzo prezioso per la didattica. Con l’investimento al Keynes di Gazzada, però, abbiamo imboccato decisamente la strada dell’ambiente. L’impianto, costato 22.000 euro, assicura un risparmio annuo di 2.500 euro. Così, appena avremo fondi a disposizione, procederemo su questa linea. Saranno interventi graduali: in pole position l’isis Facchinetti di Castellanza, l’itis Riva di Saronno e il liceo Ferraris di Varese. Inoltre realizzeremo tutto il tetto del palaghiaccio nel futuro impianto sportivo di Busto Arsizio con i pannelli solari».

Completano gli investimenti negli istituti superiori i fondi destinati ai sistemi di videosorveglianza: in una ventina di istituti saranno installate telecamere sull’intero perimetro esterno mentre per 18 scuole, dove già esiste una rete di vigilanza, sarà perfezionato: «Noi possiamo intervenire sull’esterno – spiega Bottini – all’interno degli istituti possiamo solo sostenere la spesa ma ogni decisione dipende dall’autonomia scolastica».

Tra gli istituti non è ricompreso il linguistico di via Brunico a Varese, dove, da tempo,  lamentano problemi relativi alla struttura e atti vandalici vari: «Quell’istituto è escluso perchè il futuro del linguistico non è definito. Il Comune di Varese sta  disegnando il suo nuovo programma di edilizia scolastica ma anche noi stiamo rivedendo gli spazi. Attendiamo di sapere cosa cambierà con la riforma per poi risolvere i problemi di alcuni istituti: primo fra tutti l’Einaudi ma anche il linguitico che potrebbe spostarsi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2009
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