Il Comune stanzia un pacchetto anticrisi da 250 mila euro
50 mila euro per gli anziani, 50 mila per le famiglie e 150 mila per un piano casa che andrà in aiuto di chi ha contratto un mutuo ma è in crisi
Un pacchetto anticrisi per aiutare anziani, famiglie e lavoratori in difficoltà. Il Comune di Gallarate stanzia 250 mila euro, sfruttando un parziale avanzo di bilancio (la variazione sarà approvata in commissione e poi portata in consiglio prima dell’ultima seduta pre-vacanze estive): 50
mila euro saranno destinati agli anziani in difficoltà, a coloro che sono già in case di cura e non riescono a pagare le rette o a coloro che devono ancora essere ospitati in centri di assistenza e vista la crisi economica non possono far fronte ai costi richiesti; 50 mila euro saranno destinati alle famiglie in difficoltà, in particolare a chi ha problemi a pagare bollette e servizi, in particolare chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione; 150 mila euro saranno invece destinati ad un piano casa che merita un approfondimento particolare. Si tratta di un fondo che si autoalimenta nel tempo: verranno aiutate le famiglie che hanno contratto un mutuo, ma che con la crisi economica non riescono più a pagare le rate mensili. Il Comune darà 3/4 mensilità di ammortamento con l’impegno di chi usufruirà dell’aiuto a restituire i fondi senza interessi nei successi 12, 18 o 24 mesi a seconda della situazione del nucleo famigliare. Il fondo in questo modo si autoalimenta una volta che rientrano i finanziamenti erogati, che potranno eventualmente essere destinati ad altri cittadini in difficoltà. Il fondo è destinato ad alleviare la situazione, secondo le stime dell’amministrazione gallaratese, di circa 100/120 famiglie per questi primi mesi.

«I tre ambiti di intervento sono stati individuati dopo un’attenta analisi svolta in stretta collaborazione con le associazioni del terzo settore – spiega Nicola Mucci, sindaco di Gallarate -. Vogliamo aiutare in particolare le persone che non hanno mai usufruito in precedenza di contributi, quella fascia sociale che paga la crisi, che si trova in cassa integrazione o senza lavoro, che per pudore fa fatica ad avanzare richieste all’ente pubblico. Sono fondi che potranno essere riproposti nei prossimi bilanci: faremo dei test e vedremo se sono gli interventi necessari e giusti per i nostri cittadini. Per quando riguarda il piano casa – prosegue Mucci -, abbiamo studiato un’idea innovativa, che speriamo possa andare incontro alle famiglie che si sono trovate in crisi in questi mesi, persone con un lavoro, con una casa e con un mutuo, che si trovano in difficoltà momentanea e che potranno restituire i fondi erogati in breve tempo. Siamo ottimisti che la crisi possa finire nel giro di un anno: lo dicono le stime degli esperti e ci crediamo, intanto andiamo incontro a chi ha bisogno con un provvedimento serio e concreto. Stiamo studiano regolamenti e parametri che ci consentiranno di erogare i soldi a chi ne ha bisogno: penso ai lavoratori delle piccole e medie imprese che sono in cassa integrazione e che ricevono le mensilità a tre/sei mesi e che contiamo possano riprendere o ritrovare il lavoro nel giro di pochi mesi. Non è la panacea a tutti i mali, ma pensiamo sia un aiuto importante e sostanziale».
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