Il turismo varesino “ricomincia da tre”

Incontro tra i vertici di Confesercenti e Assoturismo e le istituzioni varesine: Provincia, Comune, camera di Commercio. Nel segno di una ripartenza che non è "ricominciare daccapo"

Il turismo varesino ricomincia da tre.
Malgrado la crisi globale e Malpensa, le attività messe in campo hanno fatto fare i primi fondamentali passi avanti nella ricostruzione di un panorama turistico provinciale: e ora è il momento di “fare sistema” e dialogare, tra operatori e istituzioni, per portare avanti la Varese turistica.

E quello che è avvenuto questa mattina, alla sede della Confesercenti varesina, è uno degli esempi: dove il presidente di Confesercenti Cesare Lorenzini e il presidente di Assoturismo Ilic Cesca hanno incontrato l’assessore al comune di Varese per il marketing territoriale Enrico Angelini, l’assessore al marketing territoriale della provincia Francesca Brianza e il segretario generale della camera di commercio Mauro Temperelli.

«Un dibattito comune sul turismo varesino è una carta importante se la sia affronta non con la testa girata al passato – ha commentato l’incontro Angelini – Ci sono molte carte da giocare qui, si possono intercettare target ampi, sia italiani che internazionali, ma lo si può fare solo se ci si muove in modo non generico». Quello di stamattina non sembra essere l’unico degli incontri “ a tema Varese”che la Confesercenti avrà con le istituzioni: «Questo è il primo di una serie di incontri – ha sottolineato Francesca Brianza – Sono molto soddisfatta: già stamattina è emerso che ci sono obiettivi comuni a tutti, e il modo migliore per perseguire questi obiettivi è il confronto tra gli interlocutori».

Con una consolazione: «Per la prima volta, parlando di turismo, non si parte da zero – sottolinea Gianni Lucchina, direttore di Confesercenti – Fino ad adesso, ad ogni scossa si partiva daccapo. Invece quello che dobbiamo fare è uno sforzo unitario per promuovere il territorio, perchè è quello che si offre quando i potenziali clienti scelgono la vacanza. Non è l’albergo per primo che si prende in considerazione ma il posto dove andare».

Ma se: «E’ importante far crescere l’immagine di Varese a livello conoscitivo nel mondo, sfruttando le novità dell’agenzia turistica e dell’unione dei consorzi di operatori – spiega Ilic Cesca – E in questo possiamo sentirci confortati dal fatto che oggi abbiamo delle basi più solide».
Dobbiamo anche conoscere i nostri limiti e il nostro punto di partenza: «Smettiamola di parlare per Varese di “vocazione turistica del territorio”: se affrontiamo la questione così ci “bagnano il naso” località turistiche molto più blasonate di noi – ammonisce Mauro Temperelli – Facciamo invece in modo di lavorare su una idea di turismo coerente, cercando i target su cui possiamo lavorare. E molti dil loro li abbiamo già individuati: abbiamo ancora oggi l’unico convention bureau della Lombardia, abbiamo individuato i turismi religioso, sportivo, congressuale. Non esiste la vocazione, bisogna investire nel marketing turistico e vincere la concorrenza degli altri territori».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2009
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