La Protezione civile e il nubifragio
Oltre 70 uomini impegnati e interventi in 50 strutture
La Protezione Civile della Provincia di Varese in prima linea nelle zone colpite ieri dal violento nubifragio.
La macchina dei soccorsi, coordinata dalla Prefettura in sintonia con il corpo di Protezione civile, ha funzionato al meglio e con efficacia, anche grazie al prezioso supporto delle organizzazioni di volontariato.
I tecnici provinciali, sulla base dell’elenco dei danni causati dal maltempo e forniti dai singoli Comuni, sono intervenuti per una prima valutazione della situazione. Dopo di che sono stati dislocati uomini e mezzi per la parte operativa.
Le zone più colpite sono state localizzate nei comuni di Varese, Arcisate, Induno Olona, Vedano Olona, Bisuschio, Porto Ceresio e in Valganna.
L’assessore a Sicurezza e Protezione civile Rienzo Azzi ha dichiarato: «Alla luce della tragica situazione d’emergenza che si è venuta a creare vorrei sottolineare l’efficacia operativa della nostra Protezione civile, che anche in questo caso ha dimostrato capacità di coordinamento con i vari livelli amministrativi e di intervento concreto dove vi era evidente bisogno».
I NUMERI DEGLI INTERVENTI
Gli uomini
Oltre 70 gli uomini della Protezione civile impegnati e coordinati da 5 tecnici di Villa Recalcati; 8 le organizzazioni di volontariato: i gruppi Comunali di Protezione civile di Varese, Casciago, Induno Olona, Vedano Olona, Viggiù e Clivio e Nucleo Mobile di Pronto Intervento di Varese, Nucleo di Pronto Intervento di Busto Arsizio e l’Associazione Nazionale Alpini di Varese.
I mezzi
Il parco mezzi impiegato, oltre a fuoristrada, camion attrezzati, ha contemplato l’utilizzo di idrovore, generatori di corrente, sacchi di sabbia.
Gli interventi
Gli uomini impegnati sono intervenuti negli edifici allagati e in particolare sono state effettuate operazioni di rimozione d’acqua in circa 50 strutture, per lo più abitazioni private, ma anche 2 scuole (Arcisate e Brenno).
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