“Questa città è come un turbodiesel”
È arrivato nelle Città Giardino 13 anni fa. È stato "promosso" alla Diocesi di Milano al settore degli affari economici
Era arrivato “a passo felpato” nella Varese dei giovani, con attenzione e timidezza. Ma in tredici anni, don Luca Violoni ha conquistato i varesini accumulando una impressionante lista di incarichi.
L’annuncio che si sposterà da Varese a Milano chiamato dalla diocesi lo coglie infatti con il titolo di Rettore del Collegio De Filippi, Amministratore unico della società che “manda avanti” l’istituto, Responsabile della pastorale universitaria e docente all’Insubria (Insegna etica ambientale a ingegneria ed economia, e rapporto medico paziente a medicina), Assistente ecclesiastico degli scout Agesci Varese 1 e della zona pastorale di Varese, Referente della pastorale giovanile della zona di Varese, e rappresentante del Comitato etico dell’ospedale. Una lista lunghissima di incarichi e responsabilità che l’hanno reso un riferimento assoluto per gli under 30 varesini.
Accolto con sempre crescente entusiasmo da una comunità che, con una felice espressione, lui stesso ha definito “turbodiesel”: «Nel senso che all’inizio le persone ti guardano e ti osservano: non concedono fiducia immediata. Ma se usi qualità e chiarezza, poi i varesini si scaldano e ci credono, in quello che gli proponi. Su molte cose che ho messo in campo in questi anni sono partiti piano e poi è stato un incendio».
Tra le “cose che ha messo in campo” ci sono anche vere anticipazioni, come la 12 giorni di “notte bianca varesina” messa in campo nel 2006 (un anno prima della prima notte bianca) all’interno della missione giovani: «Una evangelizzazione notturna, che è stata interessante. E che se ci sarà l’occasione potrebbe essere replicata a Milano».
Violoni è stato chiamato dalla Diocesi nel capoluogo, come racconta nella sua lettera d’addio, al Settore degli Affari Economici: ma, come accenna nella sua lettera, ha già – quasi – pronto un souvenir del suo “passaggio a Varese”. Un libro edito da Macchione che verrà pubblicato poche settimane prima del suo passaggio a Milano.
«È una raccolta degli articoli “di viaggio” che ho scritto, e hanno scritto su di noi, dai cinque continenti – spiega il sacerdote – Con i giovani varesini ho viaggiato veramente tantissimo: e questo libro, che sto ancora componendo, comincia a diventare un bilancio del mio soggiorno qui. Abbiamo insieme portato Varese nel mondo, e portato un po di mondo a casa».
Intanto, per stasera la trasferta è a Milano, ma non per motivi pastorali: «Ho il biglietto degli U2, vado a vederli a san Siro. Perché è un gruppo biblico: certi testi potrebbe averli scritti San Paolo».
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