Tenta di uccidere l’ex compagno della moglie col taglierino

La vittima ricoverata a Busto Arsizio: fuori pericolo nella notte dopo l’operazione. L’aggressore arrestato mentre cenava tranquillamente

Una lite scoppiata tra il convivente di una donna e il suo ex, poteva trasformarsi in tragedia se la lama di un cutter, grosso taglierino usato per la pelletteria avesse tagliato qualche centimetro più in là, nella pancia della vittima. I fatti sono avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, 24 luglio a Parabiago, nel Milanese. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Legnano, in collaborazione con la Stazione di Parabiago, hanno fermato, nella serata di ieri, un uomo, B.P., 36enne, pregiudicato, per tentato omicidio aggravato. L’uomo, un operaio edile di Canegrate, agli arresti domiciliari con il permesso di assentarsi da casa per recarsi al lavoro dalle 07 alle 19, ha aggredito l’ex convivente dell’attuale compagna. Il movente consiste, secondo i militari, nei dissidi relativi all’affidamento dei figli minori che la donna ha avuto con la vittima del tentato omicidio.
I contrasti tra le due famiglie continuavano da tempo e non pareva possibile giungere ad un accordo, nemmeno con il tramite di un legale. Dopo l’ennesimo vano incontro dei due ex conviventi nel pomeriggio di ieri, B.P. ha pensato bene di presentarsi presso l’abitazione di L.V., 38enne, operaio, con il pretesto di un chiarimento. Improvvisamente B.P., dopo aver minacciato L.V., ha estratto dalla tasca del pantalone un taglierino del tipo cutter e ha sferrato un colpo all’addome del contendente che si è subito accasciato a terra, perdendo molto sangue. Immediatamente veniva soccorso dal padre, che chiamava i soccorsi. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Busto Arsizio, dove veniva sottoposto ad un intervento chirurgico nel corso della nottata. L’uomo non risulta in pericolo di vita.
Dopo un’attività di individuazione e ricerca, grazie anche alle testimonianze di chi aveva visto fuggire l’aggressore, i militari del Nucleo operativo sono riusciti a trovarlo mentre cenava tranquillamente a casa sua e lo sottoponevano a fermo di indiziato di delitto e associavano al carcere di Milano San Vittore a disposizione della magistratura. 

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Pubblicato il 25 Luglio 2009
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