Alle “dieci domande” del PD il sindaco risponderà “solo con i fatti”

Il sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio non risponderà alle dieci domande postegli dal PD locale, se non con i fatti. La dichiarazione non è ufficiale ma avviene in un luogo pubblico come il blog del primo cittadino, partito "con i fuochi d’artificio" appena qualche settimana fa. La replica nell’ambito di uno scambio epistolare via web con il consigliere di Castellanza Democratica Sergio Terzi, a sua volta titolare di un blog da cui invitava Farisoglio, viceversa, a dire la sua su ognuno dei punti contestati. 
"Mi chiedi di rispondere al decalogo del PD?" la posizione del sindaco. "Non lo farò: risponderò con le azioni e quando sarà necessaria una spiegazione ed un approfondimento su qualche argomento, provvederò rapidamente e con tutti i mezzi che posso usare".

Sembra che porre dieci domande al più alto esponente del PdL sia diventato obbligo morale a centrosinistra, che si discuta di escort e dintorni, come si fa in alto loco, oppure di più rassicuranti, ma non meno accanitamente discusse, questioni locali di urbanistica e partecipate. Al di là del "niet" giunto dal sindaco, il segnale migliore sembra però il progressivo attenuarsi dei toni di una politica locale quanto mai "incarognita" con il passare dei mesi e degli anni. Segno forse un confronto più civile, nel quale il primo cittadino ha potuto tra l’altro dare conto, sempre rispondendo a Terzi, di quanto riceve di stipendio come sindaco, visto che la trasparenza è di moda (ma solo nel settore pubblico): in tutto circa 700 euro netti al mese, la metà del previsto per i sindaci di città di queste dimensioni, dato che da tempo ha ripreso a lavorare all’esterno di Palazzo Brambilla.