La Cimberio va a farsi benedire

La mano di Giacomo Galanda è la prima a toccare la fontana che si trova ai piedi del Mosé, al culmine del viale delle cappelle del Sacro Monte. Un momento da immortalare (nella foto) perché è quello che dà il via ufficiale alla stagione 2009/2010 della Pallacanestro Varese che ha scelto come lo scorso anno la salita al colle-santuario per anticipare l’inizio del lavoro atletico e tecnico.
Sarà la scaramanzia, la fede, la tradizione, ma l’evento che ha coinvolto giocatori, staff, dirigenti ma anche parecchi tifosi (ben oltre il centinaio) è davvero un bel modo per avviare otto mesi di impegno duro e di obiettivi da raggiungere.
Il primo, la sopravvivenza nella massia serie, è già arrivato grazie al lavoro di Cecco Vescovi e del suo staff e all’impegno della famiglia Castiglioni. Ora arrivano quelli più gustosi per chi ama il canestro, quelli che devono arrivare sul campo di gioco: la salvezza, anzitutto, perché precipitare nel baratro della LegaDue sarebbe terribile, e magari anche qualche soddisfazione ulteriore, partendo dal goloso esordio casalingo contro l’Armani Jeans Milano.
Da lunedì quindi coach Pillastrini guiderà la squadra tra Campus, palazzetto, golf club di Luvinate e campo di atletica per affinare la preparazione: sudore necessario e simile a quello speso per percorrere l’acciottolato del Sacro Monte con il contorno di tanti tifosi desiderosi di una foto o di un autografo.

PILLASTRINI: PARTIAMO DAL PASSATO – L’allenatore biancorosso, come nell’estate 2008, ha atteso i suoi uomini al ristorante Montorfano, evitando la scarpinata (perdonato). "Di questa squadra mi piace il fatto che è già un gruppo collaudato, grazie all’esperienza fatta nel campionato scorso. Non si parte da zero, non ci sono stravolgimenti all’orizzonte e questa è già una cosa molto importante". In molti si aspettano una partenza su alti regimi per la Cimberio, per mettere fieno in cascina in chiave salvezza. "Certo, è una cosa che è sempre auspicabile ma che poi è difficile da mettere in pratica, visto anche il nostro calendario che sulla carta è davvero duro. L’idea è quella di partire bene ma di certo la preparazione sarà svolta pensando al fatto che bisogna girare a pieno ritmo fino a primavera".

THOMAS: SOGNO PLAYOFF E DURO LAVORO – Assenti Childress (coincidenza saltata, arriva lunedì) e Slay (classici intoppi con i documenti), gli unici volti nuovi al Sacro Monte erano quelli del giovane Fabio Mian e di Jobey Thomas, subito accompagnato da capitan Galanda e da Simone Cotani. "Per me è una sorpresa iniziare la stagione con una passeggiata così, ma mi piace molto. Un bel posto, una camminata alla scoperta della città e delle sue bellezze: sono contento di esserci". Dal punto di vista tecnico, il tiratore americano ritrova Pillastrini, Childress e Slay, con i quali fece grande Montegranaro. "Tra noi c’è un bel rapporto, siamo rimasti sempre in contatto e ora abbiamo di nuovo l’opportunità di lavorare insieme. Dal punto di vista personale quella di Varese sarà un’esperienza diversa da quella di Milano, l’anno scorso. Qui avrò molte responsabilità in attacco e la cosa mi eccita: non vedo l’ora di cominciare". Thomas è ormai da diversi anni un giocatore del campionato italiano, anche se non si sbottona sulla posizione della Cimberio in griglia di partenza, pur non rinunciando a svelare la sua speranza. "Presto per fare pronostici, anche perché non conosco bene le altre squadre e non so ancora come e quanto miglioreranno nel periodo di preparazione. Certo, la mia volontà è quella di fare di nuovo i playoff ma per ciò bisogna mettersi a lavorare duramente fin da subito".