Risorge il cinema Pellico con film in prima visione
La monosala parrocchiale da 460 posti ha un nuovo direttore, Vittorio Mastorilli, appassionato che ha già tenuto in vita il Garden di Gavirate. Da venerdì aperto tutte le sere, anche con cineforum
«Vogliamo far rinascere il cinema storico di Saronno». Vittorio Mastorilli è il nuovo direttore del cinema Silvio Pellico che, dopo alcuni mesi di chiusura, riaprirà i battenti gestito, per conto della proprietà (la Parrocchia San Pietro e Paolo), dalla società Master Cine di Saronno. La sala cinematografica Saronnese non è stata trasformata in multisala, ma la proprietà vuole tenerlo in vita, forte anche della storia e del prestigio che la sala gode in città. Oltre 460 posti fanno di questo cinema uno dei più capienti di tutta la zona.
Da venerdì 4 settembre il cinema riaprirà quindi i battenti, con film di prima visione, come la prima pellicola in programma, Segnali dal futuro con Nicolas Cage. Ma non solo: la nuova direzione, che nei mesi scorsi ha seguito anche la programmazione dell’arena estiva che ha riscosso un buon successo con una media di 80 spettatori per sera, ha in programma anche di portare avanti il classico cineforum. Tra film in prima visione, cineforum e nuove proposte, il cinema rimarrà aperto tutte le sere della settimana.
Mastorilli non è nuovo a questo tipo di esperienza. Come presidente dell’associazione Immaginario aveva collaborato a tenere in vita un altro cinema storico, il Garden di Gavirate. «Con il Silvio Pellico di Saronno è la prima esperienza a livello imprenditoriale – spiega il direttore, 53 anni -. Abbiamo parlato molto con il parroco don Maurizio Rolla e lui è un fermo sostenitore della sala cinematografica come valore sociale». Ed ecco per che per tutta l’estate sono stati effettuati lavori di adeguamento normativo, ma non solo: «Abbiamo rifatto anche l’atrio – spiega Mastorilli -. Vogliamo dare un segnale forte di cambiamento, con un’accoglienza più colorata e luminosa».
Il cinema si trova però ad affrontare una nuova sfida: il passaggio alle proiezioni in 3D: «Non escludiamo in futuro di adottare questa tecnica, ci stiamo pensando – conclude il neo-direttore -. È un investimento importante, ma prima vogliamo capire se si tratta di una moda oppure di una vera rivoluzione come lo è stato il sonoro. Se così fosse non esiteremo a studiare questo cambiamento. Intanto abbiamo l’obiettivo di far rivivere la sala: se il pubblico ci premierà affronteremo la situazione».
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