Scarcerata la donna che ha accoltellato il convivente
Cade l'accusa di tentato omicidio. Ha raccontato al giudice che lui la maltrattava, e dai verbali è emerso che il colpo non avrebbe potuto uccidere
Non è tentato omicidio ma lesioni personali aggravate, e così Doriana Penna, 46 anni, esce dal carcere e andrà a soggiornare dalla madre a Novara agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari, Giuseppe Battarino, dopo l’interrogatorio di garanzia, questa mattina, alla donna che sabato mattina a Morosolo ha accoltellato il convivente, Roberto Carù, al collo.
La storia dell’aggressione assume così sfumature meno gravi per l’indagata, e dalla loro storia personale emergono nuovi particolari. Doriana Penna è stata ascoltata per un’ora e mezza, e ha raccontato che la sua vita con l’uomo che ha aggredito era diventata molto difficile; i due – secondo la donna – erano sostanzialmente separati in casa. La donna sostiene di essere stata sottoposta a maltrattamenti, e che oramai lavorava solo lei, in una ditta di pulizie, dopo che la coppia aveva smesso di gestire il bar di Morosolo. Non aveva denunciato nulla alla polizia, ma aveva raccontato tutto alle amiche e la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Raffaella Servidio, non esclude che in futuro possa utilizzare anche queste confessioni per chiarire il contesto nel quale è maturata la vicenda. La notte del litigio, era stata segnata da due diversi scontri verbali, fino all’epilogo cruento: Doriana ha sferrato il fendente che però non è stato giudicato in grado di uccidere, come risulterebbe dal referto stilato dai carabinieri. Dunque, non c’era volontà di uccidere. Di più: il gip ha scritto nella sua ordinanza che esisterebbe i presupposti per indagare sui maltrattamenti, circostanza su cui dovrà decidere il pm a cui è assegnata l’indagine, Tiziano Masini.
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