Coca party e prostituzione, sequestrato il Mouline Rouge
Il sodalizio avrebbe reclutato ragazze rumene, russe e magrebine, tutte poco più che 20enni, contattate grazie ad agenti esteri, attirate in Italia con la promessa di un lavoro e subito avviate alla prostituzione
Nella notte, i Carabinieri della Compagnia di Rho hanno concluso un’operazione finalizzata a contrastare lo sfruttamento della prostituzione, arrestando cinque persone e sequestrando il night ove si svolgeva l’attività illecita.
Ai quattro soggetti che gestivano il traffico, il Sostituto Procuratore Ester Nocera ed il G.I.P di Milano hanno rubricato l’associazione per delinquere, emettendo nei loro confronti delle ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.
Si tratta di: P.A., 32enne rhodense, commerciante, il gestore del locale “Moulin Rouge”, sito nella via Sondrio di Lainate, al quarto piano di uno stabile periferico, iscritto nei registri come circolo privato culturale; P.E., 60enne di Cislago (VA), pensionato, il “reclutatore delle ragazze”; B.N.G., 46enne rhodense, procacciatore d’affari e I.E., 49enne operaio, anche lui rhodense, i “drivers” che accompagnavano le donne sul luogo di lavoro. Il sodalizio avrebbe reclutato ragazze rumene, russe e magrebine, tutte poco più che 20enni, contattate grazie ad agenti esteri, attirate in Italia con la promessa di un lavoro e subito avviate alla prostituzione (alle stesse veniva richiesta convenzionalmente la disponibilità ad “offrire lo champagne”).
Il blitz all’interno del night è stato effettuato all’una di notte, con l’ausilio anche delle unità cinofile antidroga.
All’interno si trovavano circa 10 ragazze ed una trentina di clienti, la media presenze di ogni serata. Dopo l’esibizione di lap dance, per chi era disposto a versare 150-200 Euro, vi era la possibilità di usufruire di prestazioni complete all’interno dei privè. Un locale non particolarmente elegante, ma che proprio per i prezzi accessibili aveva una rilevantissima frequentazione.
Proprio il fiuto dei cani antidroga è constato caro a D.G., 39enne tecnico elettronico di Rho, trovato in possesso di 15 dosi di cocaina destinate ai clienti.
Un’indagine, quella dei Carabinieri della Compagnia di Rho, fondata su intercettazioni telefoniche, pedinamenti, ma anche contributi testimoniali di ragazze desiderose di cambiare vita.
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