Bossi: “Se si andasse al voto noi staremmo con Berlusconi”

«Quando ci siamo alleati con Berlusconi abbiamo cominciato fin da subito a parlare di federalismo, sapevamo che sarebbe passata prima o poi la legge, e ora siamo arrivati quasi al punto. Quasi. E speriamo di arrivarci, al punto, ci sono ancora alcune cose da definire dopo il federalismo fiscale prima di andare al voto».

Bossi, nell’incontro tra Governo e Pmi, conclude la serata con molti dubbi sul futuro del Governo di cui fa parte. Non nasconde, più volte, che il voto potrebbe essere più vicino del previsto: «E se si andasse al voto io penso al povero Berlusconi, che vuole fare riforme fino in fondo e non ci riesce».

Per Bossi, Berlusconi è impedito da un percorso che non è casuale e vuole fermare un circolo virtuoso: «Penso alle riforme che abbiamo già fatto: il federalismo fiscale, la legge antimafia. E poi arrivano le escort, la prostituzione che è governata dalla mafia. Se gliele hanno sbattute lì, secondo me, non è casuale. Berlusconi ha pagato il fatto di averci fatto fare le riforme. E noi gli staremo vicini fino all’ultimo»

«Muovere milioni di persone per la Lega non è difficile, fortunatamente.  L’altro giorno però sono corso da lui, a casa sua a Roma: ho pensato "mamma, magari si spaventa". E invece l’ho trovato solido. E noi sosterremo la baracca, non la lasceremo cadere» ha concluso Bossi sotto una pioggia di applausi.