Crisi: un tavolo per uscire dal tunnel

Si è riunito a Villa Recalcati il Tavolo di concertazione, organizzato dalla Provincia di Varese, al quale, oltre al Presidente Dario Galli, hanno partecipato le Associazioni delle categorie imprenditoriali e i sindacati del territorio.

L’incontro è stato convocato con l’obiettivo di fare il punto della situazione a un anno di distanza dall’inizio della crisi economica. Tutti i rappresentanti seduti al Tavolo hanno manifestato la loro preoccupazione: «E’ emerso – ha dichiarato il presidente della Provincia Dario Galli – che la situazione non è drammatica, anche se non c’è ancora un segnale forte per quanto riguarda l’auspicata ripresa economica».
 

Galli ha poi spiegato che l’incontro è servito per mettere a punto anche una serie di iniziative a più livelli. «I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno ribadito che si fa fatica a ottenere crediti bancari, soprattutto a causa delle maggiori garanzie chieste dalle banche proprio per erogare tali crediti. Per questo abbiamo deciso di organizzare un incontro con il mondo bancario per valutare appieno la questione».
 

Provincia di Varese e Camera di Commercio lavoreranno poi per concretizzare un monitoraggio più preciso e rapido sulla situazione occupazionale e, in collaborazione con gli enti previdenziali, per avere anche i dati reali sull’utilizzo della cassa integrazione. I rappresentanti dei settori produttivi hanno segnalato anche la necessità di prevedere, oltre alla cassa integrazione ordinaria, anche un maggior ricorso alla straordinaria e a quella in deroga, soprattutto per sostenere le aziende in difficoltà con meno di 15 dipendenti. In tal senso, in accordo con i sindacati, verrà lanciato un appello ai parlamentari e ai consiglieri regionali del territorio.
 

«Infine – ha dichiarato Galli – cercheremo di attivare con la collaborazione dei parlamentari del territorio un’azione forte per sbloccare il Patto di stabilità sulla cassa così che i Comuni virtuosi, ovvero tutti quelli della nostra provincia, possano tornare a investire i fondi oggi bloccati».