Libertà di stampa, le Acli cittadine aderiscono alla manifestazione
Il circolo "Achille Grandi" sostiene la mobilitazione: "riteniamo che la democrazia sia sostanziata dalla partecipazione, libertà di informazione, rispetto delle regole e dei diritti"
Riceviamo e pubblichiamo
Le Acli di Gallarate aderiscono alla manifestazione indetta dalla Fsni per il 19 settembre per la libertà di stampa.
Intendiamo anche da qui sottolineare l’attuale, ma annosa, irrisolta emergenza riguardo all’informazione ed alla comunicazione nel nostro paese. Esprimiamo la nostra solidarietà ai giornalisti ed operatori della comunicazione che manifesteranno sabato per la “libertà di stampa. I recenti episodi relativi a importanti testate giornalistiche del mondo laico e cattolico, la situazione del servizio pubblico radio televisivo (fino alla ridefinizione di “non disturbo” dei palinsesti), la dubbia qualità della “proposta culturale” veicolata dal sistema televisivo pubblico e privato, l’auto censura del servizio pubblico, l’emarginazione degli operatori non graditi, pongono un serio e pesante problema democratico. L’opinione pubblica, il giudizio sui fatti, la valutazione politica non puo’ in questo contesto formarsi ed esprimersi in modo oggettivo. Purtroppo nel nostro paese tutto questo si somma anche ad una grave crisi politica partecipativa e rappresentativa e puo’ determinare uno svuotamento della democrazia, ridotta ad un simulacro di se stessa, ridotta alla mera periodica espressione di voto interpellata su “immagini di prodotto” piuttosto che su confronto e prospettiva politica. Mentre riteniamo che la democrazia sia sostanziata dalla partecipazione, libertà di informazione, rispetto delle regole e dei diritti, legalità, rispetto e divisone dei poteri. Obbiettivi oggi tutti da raggiungere.
Anche le ACLI NAZIONALI, per bocca del presidente Olivero, si sonogià nei giorni scorsi espresse riguardo all’adesione alla manifestazione del 19: – «Vogliamo un Paese fondato sulla libertà di stampa e per questo abbiamo dato la nostra adesione alla Fnsi per la manifestazione del 19 settembre. E’ inaccettabile – ha detto – che il direttore di un giornale sia costretto a dimettersi per gli attacchi intimidatori portati da un altro giornale di proprietà della famiglia del Presidente del Consiglio. Non possono avere cittadinanza in un Paese democratico i ricatti e le intimidazioni nei confronti della stampa che osa criticare le vicende del governo e dei suoi rappresentanti»
Anche nella nostra realtà locale, la convivenza civile e il confronto nel perseguimento del bene comune necessitano della presenza di un informazione e comunicazione libera, approfondita, equilibrata ed oggettiva. Ci sentiamo quindi di sostenere, incoraggiare e sollecitare alle proprie responsabilità quanti operano ogni giorno con impegno in questo settore.
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