Marta Tosi: «Mettiamo dei paletti al Piano Casa»
La consigliera del gruppo misto chiede in una mozione l'abbassamento dello sconto sugli oneri e l'esclusione delle zone di interesse storico-architettonico dall'applicazione del piano
La consigliera comunale del Gruppo Misto Marta Tosi (foto) ha presentato una mozione riguardante la declinazione bustocca del piano casa approvato da Governo e Regione Lombardia per mettere un freno alla cementificazione diminuendo lo sconto del 30% sugli oneri ed escludendo dal piano i centri storici di Busto, Sacconago e Borsano. Di seguito il testo proposto al consiglio.
"Premesso che lo scorso 16 luglio, il Consiglio Regionale ha approvato la Legge Regionale n° 13 “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia e considerato che detta Legge Regionale, originata dall’iniziativa del governo nazionale cosiddetto “Piano Casa”, permetterà sul territorio dei Comuni della Lombardia di allargare gli edifici aumentandone le volumetrie in deroga agli strumenti urbanistici vigenti;
– che detta Legge Regionale al comma 4 dell’articolo 5 permette alle Amministrazioni Comunali di deliberare in merito agli “sconti” applicabili sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria;
– che in assenza di pronunciamento con Delibera del Consiglio Comunale entro il 15 ottobre 2009 detto sconto del contributo di costruzione ammonterebbe al 30%;
– che una riduzione automatica del 30 % del contributo di costruzione, in assenza di pronunciamenti del Consiglio Comunale, sarebbe anche una significativa sottrazione di risorse alle casse comunali;
– che detta Legge Regionale al comma 6 dell’articolo 5 (“Disposizioni generali per l’attuazione della legge”) permette alle Amministrazioni Comunali, entro il 15 ottobre 2009, di deliberare individuando parti del territorio in cui non applicare le disposizioni dell’art. 6, in ragione di speciali peculiarità storiche, paesaggistiche, ambientali ed urbanistiche o per salvaguardare le cortine edilizie esistenti;
– che il territorio del Comune di Busto Arsizio risulta già ampiamente e quasi completamente cementificato, attraverso una proliferazione anche in tempi recenti di nuovi vani e di nuovi edifici;
– che le peculiarità storiche degli edifici e delle cortine edilizie esistenti nei Centri Storici di Busto Arsizio, Sacconago e Borsano, per abbandono delle aree o per la loro sostituzione con moderni edifici, risultano attualmente quasi scomparse
il Consiglio Comunale invita il Sindaco e la Giunta
a predisporre gli atti necessari per escludere l’applicabilità della legge regionale ai centri di antica formazione di Sacconago e Borsano e al Centro Storico di Busto Arsizio, in ragione delle peculiarità dei tessuti urbani presenti, a salvaguardia delle cortine edilizie esistenti e degli spazi pubblici previsti dal PRG vigente. Si chiede inoltre di garantire il rispetto delle previsioni delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG:
a) per quanto attiene la salvaguardia della continuità delle cortine edilizie esistenti
b) per quanto attiene gli edifici di interesse storico-artistico-ambientale.
Il Consiglio comunale invita l’amministrazione ad applicare la legge sul territorio comunale limitando, a fronte dell’aumento di volumetria consentito, lo sconto previsto sugli oneri di urbanizzazione ad una aliquota significativamente più bassa del 30 %".
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