“Remo contro” alla biblioteca Frera
Incontro giovedì sera con Enzo Gianmaria Napolillo, autore del romanzo la cui prima edizione è andata esaurita in meno di due mesi
Uno dei casi letterari dell’anno sarà presentato in biblioteca a Tradate giovedì sera, 15 ottobre. Si tratta di “Remo contro” di Enzo Gianmaria Napolillo che presenterà alle 21 il suo romanzo d’esordio edito da Pendragon, la cui prima edizione è andata esaurita in meno di due mesi. «L’idea di Remo contro nasce molto tempo fa – spiega l’autore -. All’incirca quando avevo otto anni e con i miei genitori ci siamo recati in un luogo isolato dal mondo, raggiungibile solo a piedi dopo una lunga camminata. Mio padre doveva mettere a punto il progetto di sistemazione della teleferica, l’unico mezzo con cui rifornire i pochi abitanti di viveri e attrezzature. Lì si era trasferito un signore anziano che si chiamava Remo. Un uomo dai capelli bianchissimi. Un medico in pensione che aveva deciso di esiliarsi, di stravolgere le sue abitudini, di ricominciare una nuova vita in solitudine. Da questo episodio lontano nel tempo è nata l’idea del personaggio di Remo, un trentenne insoddisfatto del suo lavoro, della sua fidanzata, della sua famiglia, della sua vita. All’inizio del romanzo è come se Remo vivesse in una gabbia con sbarre invisibili, immerso in una Milano cupa e inospitale. Sarà un incontro casuale a dargli la spinta per provare ad essere se stesso per davvero. A remare contro rischiando tutto».Si aspettava questo successo?
«Speravo che i giornalisti e i lettori si accorgessero di Remo contro, ma esaurire la prima edizione in meno di due mesi è stata una bellissima sorpresa. Il passaparola è partito da Roma ad inizio agosto, complice l’articolo uscito su Repubblica. Ho iniziato a ricevere mail da lettori entusiasti che mi dicevano di aver consigliato il libro ad amici e conoscenti. Poi sono arrivati altri articoli, recensioni più che positive, e la definizione di caso letterario. La soddisfazione maggiore è che l’interesse è nato spontaneo, che persone eterogenee di ogni età si sono avvicinate al romanzo immedesimandosi nella storia, facendola propria, raccontandomi di aver divorato le pagine una dietro l’altra».
Stai già lavorando al prossimo romanzo? Di cosa parla?
«L’inverno scorso ho scritto una nuova storia che devo ancora ultimare. Ci sono duecento pagine già pronte che aspettano un finale. In questo periodo sono impegnato con le presentazioni di Remo contro, ma conto di riuscire a terminarlo per la fine dell’anno. Sarà un romanzo molto triste, ma anche molto poetico, nato da un racconto di qualche tempo fa con due protagonisti che chiedevano più spazio. La storia di una donna fragile e sensibile che si specchia nel suo uomo. Un uomo buono, ma incapace di comprenderla».
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