Virus A, 11 morti in Italia

Due bambini tra gli 8 e i 10 anni sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I di Roma. Molte scuole svuotate all'influenza

(Ansa) – Due bambini tra gli 8 e i 10 anni sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I di Roma, dopo aver contratto il virus dell’influenza A. I bambini fanno parte delle cosìddette categorie a rischio, ovvero presentavano già patologie pregresse. Secondo i sanitari del policlinico, questo "é segno che l’epidemia sta lavorando e si sta diffondendo e il picco potrebbe esserci, come previsto, nel mese di novembre". Secondo gli stessi sanitari il fatto che essere esposti siano proprio i bimbi di categoria a rischio è la spia della diffusione dell’influenza "visto che questi soggetti sono più deboli ma sono più protetti". La Regione Lazio ha già deciso un provvedimento di potenziamento di posti letto nelle terapie intensive dei reparti di pediatria che scatterà domani. A essere interessati sono gli ospedali Umberto I, Bambino Gesù, Fatebenefratelli e Tor Vergata. Alla Regione Lazio viene sottolineato che "i vaccini arrivano a rilento: finora ne sono arrivate 125 mila dosi a fronte dei 2 milioni e 300 milioni preventivati".
Si è impennata in poche ore la cifra dei decessi di persone che avevano contratto il virus dell’influenza A/H1N1: ben cinque negli ultimi due giorni, quattro nella sola giornata di oggi. Decessi che portano a 11 il numero dei morti in Italia, il Paese che, ha detto oggi il viceministro della salute Ferruccio Fazio, ha in percentuale il maggior numero di casi di infezione da H1N1, circa 380 per 100 mila abitanti: la stessa cifra della Spagna. I decessi riguardano persone il cui quadro clinico era già compromesso e quindi l’influenza H1N1 può considerarsi una concausa della morte. Ma a colpire è l’appartenenza di alcuni di loro a categorie sociali specifiche.

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Pubblicato il 30 Ottobre 2009
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