Intimidazione contro Radio Popolare
Un gruppo di esponenti di Casa Pound, Cuore Nero e Blocco Studentesco ha esposto uno striscione fuori dalla radio "Un fascio non ha prezzo, per tutto il resto c’è Radio Popolare”. I redattori usciti per capire l’accaduto vengono accolti con lo slogan “comunisti di merda”.
Domenica 1 novembre , un gruppo di esponenti di estrema destra, appartenenti a Casa Pound, Cuore Nero e Blocco Studentesco, ha minacciato Radio Popolare. «Poco prima delle 13 – raccontano i giornalisti sul sito della Radio – una ventina di persone è arrivata davanti alla sede della radio con uno striscione con scritto: “Un fascio non ha prezzo, per tutto il resto c’è Radio Popolare”. Dalle immagini delle telecamere si vede che provano ad entrare nella sede ma che, trovando la porta sbarrata, la coprono di adesivi, mentre altri – alcuni con il casco e altri con il cappuccio in testa – urlano slogan e sventolano bandiere. I redattori usciti per capire l’accaduto vengono accolti con lo slogan “comunisti di merda”. Il messaggio intimidatorio è chiarissimo: se dai spazio alle voci democratiche e antifasciste – come nel caso delle manifestazioni di venerdì scorso contro il convegno della destra a Bergamo – te la dovrai vedere con noi fascisti. Oggi un raid con striscioni e adesivi, domani chissà. Ringraziamo le persone, le associazioni e gli esponenti politici che ci hanno già dimostrato solidarietà». All’origine del "raid" contro Radio Popolare i commenti di alcuni ascoltatori nel corso di una trasmissione in cui si invitava al boicottaggio di un convegno di Casa Pound a Bergamo.
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