Concluso l’intervento di sgombero delle macerie a Borsano

I pompieri hanno lavorato 36 ore alla rimozione dei detriti dell'abitazione crollata. Restano fuori casa solo i cinque nuclei familiari della corte interessata dal crollo

Via San Pietro è stata finalmente sgomberata dalle macerie: un lavoro intenso quello che ha impegnato "round the clock" i pompieri della caserma del Sempione per rimuovere i poveri resti del civico 9 sventrato dall’esplosione costata la vita due persone. L’intervento è stato concluso nella giornata di venerdì, consentendo di rendere nuovamente agibile ai veicoli la via che collega le due piazze principali del rione. La strada resta al momento transennata: sul luogo prima occupato dalla macerie franate ad ostruirla uno strato di fanghiglia tenace testimonia la violenza improvvisa dell’accaduto. Resta naturalmente inagibile tutto l’immobile coinvolto dall’esplosione, anche le parti che a differenza dell’ala crollata hanno riportato danni non così evidenti.

Sotto sequestro tutta la parte del caseggiato rimasto in piedi mentre per tutti i numeri civici intorno il ritorno alla normalità è ormai assicurato. Circa una ventina di persone potranno tornare nelle loro case già da questa sera mentre altrettanti dovranno continuare a restare fuori dalle proprie abitazioni in attesa che vengano effettuati controlli più approfonditi sulla rete gas e sui contatori, al momento sotto sequestro. I tecnici di Agesp hanno effettuato verifiche per tutta la giornata mentre i Vigili del Fuoco rimuovevano i calcinacci ancora presenti.

Il comunicato dei Vigili del Fuoco a chiusura dell’intervento ricorda che "la deflagrazione che ha distrutto 2 unità abitative, del civico 9, prospicienti a via S.Pietro, ha arrecato danni strutturali anche alle contigue unità abitative dello stesso stabile e agli altri edifici di cui ai civici 5, 7, 8, 10, 11, 12 e 14. Sono stati accertati anche danni agli automezzi ivi posteggiati". Sono intervenute in complesso 16 squadre operative per 50 uomini, di cui 3 del nucleo cinofilo, 3 del movimento terra, 3 del Saf geofono (attrezzate con microfoni speciali per captare i rumori da sotto le macerie), il comandante, 5 funzionari, 7 capisquadra e 29 vigili del fuoco. Oltre al recupero dei due corpi sepolti dalle macerie, si è provveduto ad evacuare complessivamente 40 persone, appartenenti a 21 nuclei familiari (uomini, donne, bambini e anziani). Nelle operazioni sono intervenuti complessivamente 16 mezzi di soccorso e speciali (aps. abp, autoscala, autogru’, carro crolli, mezzi movimento terra, act, autovetture, e carro luci) per soccorso persone, ripristino delle condizioni di sicurezza degli edifici, della viabilità, recupero beni e transennamento dell’area interessata al crollo.
La palazzina al civico 9 è come detto inagibile fino al ripristino delle condizioni normali di sicurezza. Ai civici 5, 7,10,11,14, è stato effettuato un sopralluogo tecnico congiunto con il personale dell’ufficio tecnico del comune di Busto Arsizio: le case sono state dichiarate strutturalmente agibili, ma l’abitabilità "resta condizionata all’esito positivo di prove tecniche di tenuta dell’impianto e delle condotte interrate delle tubazioni di adduzione gas, da effettuarsi a cura di Agesp Energia e, nello specifico del civico 7, alla realizzazione di idonea opera provvisionale a garanzia della sicurezza di accesso per i residenti".
Oltre all’edificio colpito, anche il gruppo contatori gas metano è sotto sequestro giudiziario.
Sono stati recuperati una caldaia fortemente danneggiata, un forno da incasso con il relativo piano di cottura, una cucina marca lofra, un materasso, spezzoni di tubazioni del gas, tutto messo a disposizione della magistratura e custodito presso il commissariato di polizia di Busto Arsizio.
Gli stessi Vigili del Fuoco ricordano la collaborazione del 118 con automedica rispettivamente di Varese e di Legnano, della Polizia locale di Busto Arsizio, dell’elisoccorso di Como, dei carabinieri e del commissariato di Polizia bustesi, della Polizia Provinciale, della Protezione civile di Busto Arsizio, dellunitàcinofili di polizia della Malpensa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Dicembre 2009
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