L’ospedale di Busto presenta i nuovi arredi delle camere in pediatria ma sul numero dei medici cala il silenzio
Rinnovati gli arredi di 8 delle dieci stanze del reparto diretto dalla dottoressa Cherubini. Un'opera sostenuta dal volontariato con il sostegno della BCC. Sulle difficoltà del personale solo previsioni generiche
Otto camere ammodernate grazie allo sforzo congiunto degli Amici di Emy onlus, Circuito Lions Club Milano Golf St. Andrews e la BCC Busto Garolfo e Buguggiate. Le stanze con nuovi arredi sono nella pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio. Questa mattina, la dottoressa Simonetta Cherunbini, direttrice del Dipartimento materno infantile, ha mostrato gli ambienti ai donatori, accompagnata dal direttore socio sanitario John Tremamondo in rappresentanza della direzione.
Sono stati sostituiti gli armadi, i comodini, i tavoli dove pranzare o disegnare, i fasciatoi e a breve si metterà mano anche alla rubinetteria presente in ciascuna delle camere di degenza.
Un intervento che completa la serie di donazioni dell’Associazione Amici di Emy alla pediatria della dottoressa Cherubini la quale ha espresso un ultimo desiderio che riguarda però il personale medico, da tempo ridotto all’osso. Il direttore Tremamondo ha parlato genericamente di sforzi per reperire specialisti che sono “rari” proprio perchè contesi da tutte le strutture ospedaliere lasciandosi andare a un generico “interventi di stabilizzazione entro fine anno”.
A cosa si riferisca esattamente, quali gli sforzi messi in campo da un’azienda che ha già dovuto ridurre drasticamente l’offerta di ricovero chiudendo prima Saronno e poi Gallarate non è dato sapere. Alla domanda precisa sul futuro anche di Gallarate, oltre a ricordare che è stato nominato un nuovo primario,si è preferito rispondere che non era quella la sede opportuna per l’approfondimento, mentre la dottoressa Cherubini garantiva che tutti i servizi di Busto sono confermati e che non ci sono gettonisti ( cosa per altro che l’assessore Bertolaso ha disposto a inizio 2024). Proprio l’estate scorsa la Valle Olona era alla ricerca di 280 turni da coprire per l’estate nelle pediatrie di Gallarate e Busto. Quanto è migliorata la situazione?
La generosità del terzo settore è encomiabile e, ormai, imprescindibile per le aziende ospedaliere pubbliche che, però, devono garantire personale adeguato per rispondere alla domanda di salute.
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