Si chiama Inoussa il lavoratore dell’anno
Inoussa Bara, 40 anni, originario del Burkina Faso, due lauree già in tasca, ha vinto il premio al lavoro di Manpower Italia. Lavora all'Alcea di Senago (MI) e in dieci anni è diventato riferimento in azienda
Non solo un percorso professionale ma anche una sfida culturale. Arriva da lontano la storia di Inoussa Bara, vincitore assoluto dell’edizione 2009 del “Premio per il lavoro” Manpower Italia. Originario del Burkina Faso, due lauree già in tasca, il 40enne lavoratore dell’Alcea di Senago (MI), partito come semplice operaio, in meno di 10 anni è diventato il punto di riferimento per tutti i colleghi. Ma per Bara questa è stata solo la prima tappa di un progetto più ampio: quello che lo ha portato ad aprire nel suo Paese di origine una rete di distribuzione dei prodotti vernicianti di alta qualità Alcea.
Un perfetto esempio di integrazione. Operaio in Italia e manager della Fasocolor in patria, Inoussa Bara si è fatto “ambasciatore” delle competenze acquisite nel nostro Paese per ampliare il mercato dell’Alcea, creando allo stesso tempo opportunità di lavoro per i suoi connazionali. Uno spirito da precursore fatto di intraprendenza e dedizione, che il miglior lavoratore dell’anno continua ad applicare: è stato infatti il primo operatore di fabbrica disponibile a diventare ispettore interno della qualità, frequentando corsi per trasmettere a colleghi e superiori i principi del “lavorare meglio”.
Nella serata conclusiva del Premio per il Lavoro 2009, tenutasi il 10 dicembre presso gli East End Studios di Milano, Inoussa Bara si è aggiudicato il primo posto tra gli otto vincitori nazionali di categoria (Operaio, Impiegato, Quadro, Dirigente, Hr Manager, Collaboratore esterno, Lavoratore straniero in Italia, Lavoratore italiano all’estero). Nell’edizione di quest’anno, presentata da Giancarlo Magalli e Georgia Luzi e che verrà trasmessa in seconda serata su Rai Uno il prossimo 29 dicembre, protagonisti sono stati i giovani e le piccole-medie imprese. Solo due premiati hanno più di 40 anni, mentre la metà lavora nelle Pmi. Lombardia e Campania le regioni che hanno ottenuto più riconoscimenti, con due vincitori di categoria ciascuna. Gli altri finalisti provengono da aziende con sede in Abruzzo, Marche, Lazio e Sicilia. Nell’edizione 2009 le candidature vagliate dalla giuria sono state oltre 250, in rappresentanza di più di 100 aziende provenienti da 16 Regioni.
Il Premio per il Lavoro. «In un periodo di difficile congiuntura economica come quello attuale», ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato di Manpower Italia Stefano Scabbio, «il Premio assume maggior rilievo perché diventa ancor più fondamentale riconoscere e ricercare il valore di tutti gli individui che lavorano, perché essi rappresentano una risorsa indispensabile per la crescita sostenibile e per lo sviluppo del sistema produttivo ed economico italiano». Società leader nella selezione del personale, nella formazione e nell’outsourcing, Manpower Italia premia le persone, le loro competenze e la loro professionalità, al fine di trasmettere una visione positiva del mondo del lavoro e riaffermare l’etica quale principale forza motrice dello sviluppo aziendale ed economico nazionale. Manpower ritiene che la prima responsabilità sociale dell’impresa sia quella di valorizzare l’impegno e il talento delle risorse umane che vi lavorano. «Solo puntando sulle persone possiamo tornare a crescere in tempi rapidi», ha aggiunto Federica Guidi, Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, «se vogliamo riprendere a correre e recuperare il gap che ci divide dalle altre potenze mondiali, dobbiamo ridisegnare il rapporto impresa-lavoratore, basandolo sul riconoscimento del merito e sulla condivisione di uno scambio proficuo per entrambe le parti: alla crescita di produttività delle imprese deve corrispondere l’aumento del bagaglio professionale dei lavoratori». Graziella Gavezotti, Amministratore Delegato di Accor Services Italia, ha sottolineato: «con grande entusiasmo partecipiamo a questa edizione del “Premio per il Lavoro”. In un clima economico complesso come quello attuale, questa iniziativa sottolinea l’importanza delle persone e della valorizzazione del capitale umano, in quanto vero motore di crescita e sviluppo per le aziende. Le selezioni regionali hanno portato alla luce alcuni talenti che si sono distinti grazie alle proprie competenze e capacità. Una testimonianza tangibile di una cultura aziendale orientata alla rinascita».
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