Sindacati e associazioni di categoria insieme contro la crisi
Univa, Api, Associazione Artigiani, Cna, Uniascom, Confesercenti oltre alle sigle sindacali Cgil, Cisl Uil hanno sottoscitto un accordo per fissere i punti da perseguire per uscire dalla crisi
Tutti insieme per affrontare la crisi. Questa mattina, 21 dicembre 2009, tutte le principali sigle provinciali delle rappresentanze di categoria (Univa, Api, Associazione Artigiani, Cna, Uniascom, Confesercenti oltre alle sigle sindacali Cgil, Cisl Uil) si sono riunite presso la sala Giunta della Camera di Commercio di Varese per sottoscrivere una proposta unitaria di intervento anticrisi a più di un anno dallo scoppio della crisi internazionale.
Una proposta unitaria unica, per estensione degli argomenti e del numero dei firmatari, che parte da una precisa premessa: quella che tutte le parti «Ritengono necessario continuare nell’impegno congiunto al fine di favorire interventi adeguati all’attuale difficile situazione di crisi che continua a incidere in maniera consistente sull’economia reale della nostra provincia» come si legge nel documento firmato da tutti.
E che fissa una serie di punti da portare avanti o continuare, possibilmente al tavolo Provinciale che tutti considerano debba tornare concreto luogo di confronto tra le parti: il mantenimento e il sostegno degli ammortizzatori sociali e il loro monitoraggio, la promozione e il coordinamento della formazione continua, l’attenzione al credito e il mantenimento dell’accordo del 24 febbraio sugli anticipi della cassa integrazione. I firmatari si sono rivolti inoltre alla Provincia e alle istituzioni perché metta in atto interventi per i cittadini in difficoltà e misure per innescare lavoro e sviluppo, anche con un allentamento del patto di stabilità, e hanno chiesto interventi specifici per Malpensa. E, infine, si sono impegnati tra di loro per continuare a lavorare all’interno degli enti bilaterali, organi di sostegno ai lavoratori e alle imprese nati dal dialogo tra associazioni di categoria dei piccoli imprenditori e i sindacati, per trovare nuove intese all’interno di questi strumenti.
Un lavoro importante tra le parti sociali, che richiama tutti ad un’unica decisione siglata oggi e lancia un messaggio anche alle istituzioni: cioè che le associazioni dell’industria e del commercio, insieme ai sindacati, saranno uniti nelle richieste nei loro confronti.
I commenti
«E’ importante l’unione tra associazioni nei confronti delle istituzioni – commenta il direttore di Univa, Vittorio Gandini – E questo accordo non è solo un solo richiamo, ma la formalizzazione di un impegno reciproco nei confronti di una serie di eventi già posti in atto o da farsi, che prevedono il coinvolgimento di altre istituzioni. Penso al tavolo provinciale, che ha anche una componente politica ben precisa. E anche quando nel documento parliamo di patto di stabilità richiamiamo chi di dovere sull’uso delle somme destinate».
«Questo è un documento che cambia i toni del dialogo, non solo abbassa i toni dello scontro – ribadisce Franco Colombo, presidente di Api Varese – È un esempio di lavoro con toni diversi su problemi che ormai sono comuni. La crisi ci ha abituato, quest’anno, a remare tutti nella stessa direzione e questa è una notizia positiva».
«La sinergia a Varese ha funzionato, contrariamente a quello che succede nella politica nazionale – ha sottolineato Davide Galli, di Confartigianato Varese – Tra le proposte del documento, tengo a sottolineare la parte sul credito e il fatto che vanno conservate nelle aziende le professionalità. Questo accordo inoltre ci servirà anche sugli altri tavoli dove sediamo in maniera comunitaria: può essere infatti un utile input a fare le stesse cose anche nelle altre realtà».
«E’ stato importante trovare una condivisione tra rappresentati dei lavoratori e delle imprese. E’ stato fatto un lavoro di squadra – ha commentato Roberta Tajè, segretario generale di Cna Varese – In particolare io mi soffermo sull’importanza data al tavolo provinciale di concertazione come luogo di attenzione sulla situazione. Ma la cosa più importante è che questo è il segno che non c’è presunzione di risolvere i problemi da soli, ma si è cercata una soluzione condivisa»
«Come dicono tutti i libri di economia, le variabili delle imprese sono i capitali e le risorse umane – spiega Giorgio Angelucci, presidente Uniascom – E questo tavolo ne sperimenta e mette in pratica la sinergia».
«Questa è una delle prime intese a livello nazionale – tiene a sottolineare Cesare Lorenzini, presidente di Confesercenti – E faccio un augurio di cuore perchè questo tavolo sia dimostrazione di volontà»
«Questa è una importante intesa territoriale di sistema e di completamento di una serie di confronti avvenuti con le varie associazioni datoriali, e che non è da sottovalutare – aggiunge Franco Stasi segretario della Cgil varesina – Ed è un accordo di cornice destinato, innanzitutto, alle istituzioni con cui parleremo».
«Questo accordo è concreto nell’affrontare momenti di difficoltà – precisa Carmela Tascone, segretario della Cisl Varesina – un accordo che non si ferma alla gestione contingente ma si cerca di guardare al futuro, guardando a come sfruttare le fonti di eccellenza sul territorio. Un accordo, infine, sottoscritto da tutte le parti sociali: cioè uscendo dal litigio costante che c’è dalle altre parti»
«Si è riuscita a fare una sintesi che già in passato ha dato risultati e ora è afrontata più organicamente per il futuro – ha infine commentato Antonio Albrizio, neosegretario della Uil – Un accordo di cui io ringrazio il segretario che mi ha preceduto, Marco Molteni che è stato in carica fino a tre settimane fa e ha partecipato alla gran parte della formazione del documento».
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