Busto apre al web con il consiglio in diretta. Un plauso anche dai “grillini”
Ivan Catalano di Lombardia a Cinque Stelle: "La scelta del comune è un riconoscimento indiretto anche per noi che da tempo riprendiamo le sedute dell'assemblea. Dovrebbero capirlo anche a Roma, invece di emanare leggi repressive sulla Rete"
Da stasera, giovedì 14 gennaio 2010, il consiglio comunale di Busto Arsizio entra ufficialmente nell’era del Web. Lo fa andando in onda in diretta streaming sulla neonata web tv comunale messa in piedi in collaborazione con Busto Arsizio Sport Channel. Un nuovo strumento previsto all’interno del Piano di comuninicazione del Comune e che permetterà a quest’ultimo di informare, da un lato, e di far assistere, dall’altro, anche da remoto (e perchè no, a chi magari è lontano da Busto, chissà, a Roma o Bruxelles…), chi fosse interessato a non perdersi alcuni momenti della vita politica cittadina. Tra quelli che andranno in diretta c’è come detto il consiglio comunale, ma ci saranno anche delle rubriche come "Dillo al sindaco" in cui il primo cittadino risponderà alle richieste via email dei cittadini, o le conferenze stampa in cui si presentano degli eventi, oppure ancora tavole rotonde su temi d’attualità. Altre trasmissioni saranno registrate, come tribune politiche o spazi per le vaie forze del consiglio comunale. Sia le dirette, sia le trasmissioni registrate resteranno sul sito per essere visibili "on demand".
Qualcuno aveva in verità precorso i tempi: e pur non avendo i mezzi tecnici per una diretta in streaming, ha puntualmente documentato gran parte di quanto detto nella sala consiglio, e a volte anche in commissione, negli ultimi due anni. Sono i "grillini" bustesi del meetup, poi unitisi nel movimento Busto a Cinque Stelle che vuole presentare una sua lista alle comunali del 2011.
Ivan Catalano è il "cameraman" numero uno delle sedute di consiglio. Sempre nell’ambito del movimento nato dalla, diciamo così, "predicazione" di Beppe Grillo è anche candidato alle elezioni regionali di questa primavera con Lombardia a Cinque Stelle, ma questa è un’altra storia.
Ivan rimarca soddisfatto che il passo intrapreso dal Comune in materia di trasparenza e comunicazione «è un riconoscimento, sia pure indiretto, della bontà della nostra iniziativa». L’operazione "Fiato sul Collo", intrapresa fra polemiche, telecamere e cameramen fatti sbattere furori e altre scenate da un capo all’altro d’Italia, a Busto è andata liscia come l’olio. E non si arresta: dopo Busto e Marnate l’obiettivo è andare a Varese, a Saronno, a Uboldo, laddove ci sono volontari interessati e una telecamera. Il suo scopo rimane sempre lo stesso: documentare cosa si dice e cosa succede, secondo il motto "gli elettori vi guardano". Si potrebbe sorridere di questo assunto, dato l’interesse medio e una politica concepita dai più come il tifo calcistico, a prescindere cioè da contenuti e risultati. Catalano però sottolinea che il migliaio circa di accessi al canale Youtube del meetup sono un risultato più che buono, non offrendo certo bellezze seminude o partite di calcio gratis, ma al contrario barbose e spesso bizantine discussioni amministrative, appena vivacizzate da qualche scenata o intemperanza qua e là. Per consiglieri comunali, amministratori, stampa, cittadini interessati a temi specifici, è comunque un riferimento utile, così come lo sarà la web tv comunale.
Proprio Youtube è al centro di alcuni dei provvedimenti contenuti nel discusso decreto Romani ("decreto anti-Sky", per i soliti maligni) dal cui testo emerge oggi una clausola che punirebbe chi "posta" sul celeberrimo sistema di condivisione video tratti da trasmissione televisive. «Cosa ne penso? Proverò una risposta "alla Grillo"» ride sotto i baffi Catalano. «Che non sanno quello che fanno, non sanno cosa è la Rete. Il fatto che cerchino di soffocare questo grande strumento di democrazia della comunicazione è sintomatico della piega che ha preso l’Italia. Ma Internet non subirà censure passivamente, per sua natura: l’utenza cambierà piattaforma, se del caso. Ma poi, ragioniamoci un attimo: non è in contraddizione un governo che "chiude" dall’alto con Comuni che dal basso, come Busto Arsizio, cercano di aprirsi a questo mondo?»
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