La Cimberio non funziona, Caserta la travolge

Pepsi-Varese 76-53. Biancorossi sorretti da Tusek fino all'intervallo, poi arriva la resa incondizionata: si salva solo lo sloveno. Sabato prossimo derby con Cantù. Arriva McGrath?

michel morandaisLa bella Cimberio da trasferta, capace di vincere tre volte e di impegnare Siena, rimane ben nascosta in occasione del match giocato dai biancorossi a Caserta. Al PalaMaggiò, impianto tabù da sempre, va in scena la sorella povera, quella già vista a Teramo: una squadra incapace di fare canestro (disastroso 16 su 60 dal campo, un miserrimo 26,7%), senza alcun leader capace di prenderla per mano e pure tradita dal gregariato italiano che tanto bene ha fatto in altre occasioni. Il pesantissimo 76-53 subito in Campania non lascia tranquilli né guardando la classifica (con Napoli già nell’aldilà cestistico ora bisogna fare gara su Ferrara e Cremona) né pensando al prossimo impegno, il derby con Cantù. La Ngc che farà visita a Masnago ha travolto pure Avellino e, stando così le cose, avrà i gradi di favorita d’obbligo, e non per scaramanzia. A Caserta, cui va riconosciuto il valore di essere la seconda forza della Serie A, l’unico a salvarsi in pieno è Tusek: lo sloveno si conferma gran professionista e a pochi giorni dal prolungamento del contratto si fa onore lottando a lungo quasi da solo. Childress è forse il solo a sorreggerlo per un po’ mentre Thomas, Morandais, Cotani, Galanda e via discorrendo affondano senza l’onore delle armi. Insomma, il quadro è piuttosto fosco e non pare volgere al sereno pure sentendo le voci di mercato: Varese sembra aspetti il tiratore Donnie McGrath che ha passaporto comunitario (le parole di Pillastrini nel dopo partita ne hanno disegnato l’identikit) ma caratteristiche che rischiano di rendere sempre più monodimensionale l’attacco biancorosso. Anche se, vista la magra collezionata dai tiratori contro la Pepsi, trovare qualcuno che fa canestro è certamente un’opzione da considerare.
 
PALLA A DUE – Varese scende in campo al PalaMaggiò senza Jr Reynolds, rimasto a casa per via dei problemi al tallone. Childress, ex di turno è così costretto a fare gli straordinari a partire dalla palla a due mentre la sorpresa è Ricky Antonelli nel quintetto base. Quattro i titolari stranieri nel quintetto di Pino Sacripanti, dove l’unica nota tricolore è il playmaker Di Bella.
 
LA PARTITA – Proprio Di Bella prova a rendere subito aggressiva la Pepsi ma una tripla di Childress e un tap in proprio di Antonelli regalano l’unico vantaggio ospite (6-7). Caserta sorpassa subito e che Varese abbia le rotazioni limitate si capisce quando Pillastrini manda in campo pure il baby Fabio Mian. Tusek entra e segna ma Marquis timbra il terzo canestro in pochi istanti. Gli ultimi fuochi della prima frazione arrivano da Jones e Koszarek (triple), Tusek e Galanda, poi Cotani trova un fallo, segna due liberi e si fa perdonare qualche errore precedente. Il totale alla sirena fa 21-19.
Caserta spinge sull’acceleratore a inzio secondo quarto: in un attimo la Pepsi allunga sul 29-22 con Jones e Michelori e Pillastrini è costretto a rifugiarsi in time out al più presto e deve far alzare Martinoni dopo il secondo fallo di Galanda. Jones è inarrestabile e valica la doppia cifra: ci vuole un’altra invenzione di Tusek per rompere un digiuno durato alcuni minuti (33-24). Tra gli “assenti” spiccano Thomas e Morandais (nella foto): il primo sbaglia da fuori, il secondo si fa stoppare da Doornekamp; sono il solito Tusek (rimbalzo offensivo) e Childress (bel canestro da 2, falli subiti in serie) a tenere Varese in partita. Il lungo infila i due liberi del 35-30 ma una palla persa di Childress favorisce il rapido allungo bianconero: al 20’ la Pepsi comanda 39-30. Stupisce il dato nel tiro pesante da ambo le parti: 2/8 per i campani, 2/9 per i biancorossi, con i vari Ere, Bowers, Morandais e Thomas non pervenuti.
 
L’inizio di ripresa non è granché incoraggiante: l’unico a segnare è Marquis con un tiro da vicino e due liberi a segno che significano 43-30. Finalmente Morandais trova uno spunto seguito da un autocanestro di Marquis su tiro di Galanda che poi commette il terzo fallo. Si rivede Thomas ma è un lampo: la tempesta è sempre Marquis giunto a quota 17 in 17’ di utilizzo mentre Galanda si innervosisce e commette un antisportivo sullo stesso giocatore casertano. Un colpo da ko, perché Caserta scappa nonostante un timeout di Pillastrini e l’unica luce (tripla di Tusek… tanto per cambiare) è subito spenta da un canestrone di Jumaine Jones.
 
IL FINALE – All’inizio dell’ultimo quarto segna pure Doornekamp, servito dai compagni come si fa all’oratorio quando tutti gli altri hanno già fatto canestro. Realizza anche Thomas, gol isolato tra tanti errori che proseguono da ambo le parti per diverse azioni. Va in doppia cifra anche Michelori che permette ai suoi di valicare i 20 di vantaggio: la partita è finita con largo anticipo ma anche in questa situazione è Caserta a mettere punti sul tabellone (tripla di Martin, canestro di Michelori) mentre la Cimberio affonda senza battere colpo. Le sole note utili agli amanti della statistica riguardano le presenze dei vari Zahariev (che sbaglia due liberi…), Cardinale, Zamo e Marzaioli, triste termometro per Varese della piega presa dal match. Finisce 76-53 tra i fischi comprensibili del drappello di tifosi varesini che si sono fatti il viaggio fino alla città della Reggia, sperando in un esito e in un atteggiamento ben diversi.
 

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Pubblicato il 03 Gennaio 2010
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