Poste Italiane risponde ma i problemi restano

Il sindaco Andrea Colombo aveva scritto una lettera alla direzione per segnalare i problemi dell'ufficio postale. Ma sono pochi i miglioramenti in vista

posta travedona monate La risposta alle domande dei cittadini di Travedona Monate sulla questione “Ufficio Postale” è finalmente arrivata. Si tratta di una lettera firmata dal direttore delle Poste provinciali, Nicola Crocé, datata 14 gennaio e resa pubblica una decina di giorni dopo anche sul sito web del comune. Una risposta che si è fatta attendere per circa due mesi, e che, a quanto si commenta in paese, non è piaciuta molto ai travedonesi. “L’ho letta – afferma una giovane signora in paese – e mi sembra che quelli delle Poste non vogliano fare proprio niente per migliorare questa situazione”.

La situazione in oggetto è quella del locale servizio postale, le cui criticità sono state segnalate dai cittadini e raccolte dal sindaco, Andrea Colombo, in una lettera inviata nello scorso novembre alla direzione delle Poste. Le lamentele riguardavano: spazi angusti nell’ufficio, mancanza di uno sportello per i correntisti, code, ritardi nelle consegne della posta, pochi parcheggi e presenza di barriere architettoniche che impediscono l’accesso ai disabili. L’ubicazione dell’ Ufficio postale non è ottimale: si trova in una via minore del centro storico, proprio a lato della chiesa parrocchiale. Non ha posti auto propri, i pochi parcheggi sulla strada sono condivisi con chiesa, negozi e abitazioni. Inoltre le operazioni di carico e scarico di lettere e pacchi avvengono in uno spazio limitato e di passaggio pubblico, rendendo poco agevoli le operazioni e con qualche rischio per la sicurezza. Ma quello che sembra più inadatto è l’ingresso: per accedere è necessario salire una scalinata a due rampe divise da un pianerottolo. Impossibile per un disabile, e difficile anche per altre persone se gli scalini sono bagnati o ghiacciati.
Alla prima segnalazione del sindaco era seguita una mozione del Consiglio comunale del 30 dicembre, “contro la pessima qualità del servizio erogato dall’Ufficio Postale di Travedona Monate”, votata all’unanimità. Nella mozione, inviata a prefetto e direzioni provinciale e regionale delle Poste, erano indicati ancora una volta i disservizi, ma anche la disponibilità del comune a risolvere la questione. Nell’occasione il sindaco ha ribadito che non c’era “nessuna volontà di muro contro muro”, ma che se non si fosse trovato il modo di migliorare la situazione, per esempio individuando una sede alternativa più idonea, il comune sarebbe stato pronto a chiedere risarcimenti. 
Nonostante le proteste, la risposta della direzione provinciale non lascia molte speranze. In riferimento alle richieste avanzate dall’amministrazione locale, nella lettera si risponde che “l’installazione di un cash-dispenser esterno, così come l’attivazione di uno sportello preferenziale per i correntisti postali” sono “connessi al numero di conti correnti attivi”, che a quanto pare a Travedona non sono in quantità sufficiente. Stesso discorso vale per l’apertura di uno “sportello Amico”. Inoltre si afferma che “i tempi medi d’attesa nell’ufficio sono peraltro in linea con gli standard aziendali”. E niente da fare neppure per le barriere architettoniche “uno studio di fattibilità ha evidenziato l’esistenza di problemi nella costruzione di uno scivolo per disabili, in quanto non esiste un dislivello tale da consentirne la realizzazione senza invadere il suolo pubblico”. I cittadini con problemi nel salire la scalinata dovranno quindi arrangiarsi. L’unico miglioramento proposto è un intervento infrastrutturale per riposizionare uno degli sportelli. La questione comunque non sembra conclusa, almeno finché alcuni travedonesi saranno costretti a recarsi negli Uffici Postali dei paesi vicini.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2010
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