Apprendisti minorenni, più formazione, più sicurezza

Progetto innovativo tra Provincia e Inail per assicurare percorsi formativi adeguati in tema di sicurezza ai minorenni che si avvicinano al mondo del lavoro

La sicurezza sul lavoro è un tema delicato. Provincia di Varese e Inail hanno voluto avviato un progetto sperimentale rivolto agli apprendisti minorenni del territorio provinciale sul tema della sicurezza sul lavoro.
Il progetto  trae spunto da diversi elementi:
 
         la bozza di Linee Regionali 2010-2011 che assegnano nuove risorse alle Province per l’erogazione del Catalogo di offerta per l’apprendistato ripropongono la copertura totale della domanda formativa dei minorenni;
         la Provincia di Varese dal 2001 realizza percorsi formativi da 240 ore per apprendisti minorenni, dedicandovi specifiche risorse per la progettazione, l’accompagnamento e il monitoraggio degli stessi;
         i dati provinciali, forniti da Inail nel corso del convegno del 19 ottobre 2009 evidenziano una particolare situazione di fragilità di questo tipo di lavoratori relativamente all’esposizione agli infortuni, soprattutto nel primo mese di contratto.
«Il Protocollo d’intesa affronta una tematica molto importante – ha dichiarato Andrea Pellicini, Assessore provinciale a Formazione professionale e Istruzione – Un accordo che garantisce agli apprendisti minorenni un percorso formativa sulla sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è quello di contribuire a un’ulteriore riduzione degli infortuni sui luoghi di lavoro». L’intesa è stata sottoscritta in collaborazione con Inail: «E’ un progetto mirato alla fascia dei lavoratori minorenni – ha dichiarato il presidente vicario di Inail Maria Pettinari – poiché tra le cause degli infortuni che colpiscono i giovani spesso vi è la scarsa conoscenza dei rischi, delle norme e dei luoghi di lavoro».
La Provincia di Varese ha messo a punto negli anni un modello formativo che pur in presenza di classi disomogenee dal punto di vista della figura professionale (elemento di complessità che si accetta al fine di coinvolgere il maggior numero di apprendisti) persegue con una certa efficacia gli obiettivi formativi previsti dalla normativa.
Nonostante gli sforzi, vi sono alcuni vincoli tecnico-organizzativi che impediscono di formare tutti gli apprendisti minorenni assunti nel nostro territorio e soprattutto non consentono una tempestiva convocazione in formazione a ridosso dell’assunzione:
         l’obbligo di convocare presso un ente formativo che non disti più di 30 km dal luogo di lavoro o di residenza dell’apprendista
         il vincolo di almeno 8 allievi per l’avvio di un percorso formativo
         la necessità di far realizzare i percorsi da enti formativi che abbiano esperienza sia nell’apprendistato, sia nella formazione per minorenni, in ragione della “difficoltà” nella gestione di questa tipologia di destinatari.

Nel periodo 2004-2006, dei 370 assunti ben 175 apprendisti hanno avuto una speciale formazione, numero sceso a 73 nel biennio successivo dove hanno trovato occupazione 250 apprendisti e a 70 nell’arco 2007 e 2008 che ha visto impiegare 1965 minorenni.
 
Da qui nasce l’ipotesi di avviare una sperimentazione con l’obiettivo di portare in formazione entro il primo mese dall’assunzione tutti gli apprendisti minorenni per offrire 8-12 ore con contenuti relativi alla sicurezza sul lavoro.
Questo pacchetto formativo, da considerare un’anticipazione del percorso competo previsto per i minorenni da 240 ore (che quindi diventeranno 232), ha l’obiettivo da un lato di contribuire alla prevenzione degli infortuni, dall’altro di “agganciare” l’apprendista minorenne al mondo della formazione, avvicinandolo fin dall’inizio all’opportunità di non considerare la scelta lavorativa come esclusiva. L’esperienza nella formazione degli apprendisti minorenni indica infatti che occorre lavorare sul piano della motivazione alla formazione, dell’autostima, della coscienza di sé come persona e lavoratore che può crescere e migliorare.
L’aggregazione dei gruppi-classe da mettere in formazione avverrebbe su base territoriale presso gli enti formativi che parteciperanno all’erogazione dell’offerta prevista nel Catalogo apprendistato 2010-2011. Un’ipotesi è che gli enti, su base volontaria, mettano a disposizione aule e tutor d’aula per la realizzazione delle attività. È possibile prevedere un’attività iniziale di supporto agli operatori degli enti per la realizzazione delle attività formative.
Occorre definire un protocollo operativo che predisponga gli strumenti tecnici in ottemperanza al Dispositivo 2010-2011.
La Provincia rende disponibili per la realizzazione del progetto parte delle risorse dedicate alle attività collegate alle attività formative relative al Piano 2010-2011.
Il progetto sperimentale è stato condiviso da parte delle Parti Sociali del Tavolo tecnico apprendistato.
Da parte di Inail si è configurata la disponibilità alla co-progettazione dell’attività formativa insieme agli operatori degli enti formativi che nel territorio provinciale hanno maturato una certa esperienza nella formazione degli apprendisti minorenni, e agli operatori dell’Ufficio apprendistato provinciale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2010
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