Ba Teatro continua con Shakespeare e Rossini

Tre gli appuntamenti in programma questa settimana nell’ambito della rassegna teatrale cittadina

Tre gli appuntamenti in programma questa settimana nell’ambito della rassegna teatrale cittadina Ba teatro: il 10 e 11 febbraio alle ore 21 allo Spazioteatro di via Galvani 2bis andrà in scena lo spettacolo “The Comedy of Errors”di William Shakespeare, mentre venerdì 12 febbraio alle ore 21 al Teatro Sociale è in programma “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini (vedi sotto).

Di seguito alcuni dettagli sugli spettacoli.

Mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio 2010, ore 21.00 – “The Comedy of Errors” di William Shakespeare – spettacolo in lingua inglese – produzione Palkettostage.

The Comedy of Errors è una delle prime opere scritte da Shakespeare, ma già contiene tutte le intuizioni che il drammaturgo svilupperà nel suo teatro. La commedia si apre con il vecchio Egeon, mercante di Siracusa che, condannato a morte, racconta al Duca di Efeso la sua storia: durante un naufragio perde la moglie, uno dei figli gemelli avuti da lei e uno degli altri due gemelli adottati alla nascita e assunti come servi. Al diciottesimo anno d’età, i due giovani cresciuti con il padre partono alla ricerca dei rispettivi fratelli, di cui assumono anche i nomi: Antipholus il figlio di Egeon e Dromio il suo servitore. Si ritrovano così tutti e quattro a Efeso, dove una serie di scambi d’identità conduce a ingiuste punizioni, arresti, e accuse di infedeltà, di furto, e di pazzia! Palkettostage gioca con il tema del doppio e dell’illusione visiva, amplificandolo e ambientando la commedia nella sala degli specchi di un Luna Park itinerante.

Venerdì 12 febbraio 2010 – ore 21.00 – “Il barbiere di Siviglia” – melodramma buffo in due atti dall’omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Musica di Gioacchino Rossini.

Venerdì 12 febbraio 2010 – ore 21.00
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
melodramma buffo in due atti
dall’omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
musica: Gioacchino Rossini
libretto: Cesare Sterbini
con il teatro dell’Opera di Milano
con la Corale lirica ambrosiana (direttore: Roberto Ardigò)
e con l’Orchestra filarmonica di Milano (direttore: Vito Lo Re)
ideazione scenica e regia: Mario Riccardo Migliara
scenografie e attrezzature: Arti di Scena
costumista: Carmen Iacovetta
trucco e acconciature: As Make Up
tecnico luce: Lorenzo Pagella
produzione: teatro dell’Opera di Milano
opera lirica
 
 
Un’eccellente medicina contro le preoccupazioni e le difficoltà della vita di tutti i giorni: così si presenta “Il barbiere di Siviglia”, opera buffa in due atti che il compositore pesarese Gioacchino Rossini, allora già conosciuto al grande pubblico per il successo dei lavori lirici “L’italiana in Algeri” (1813) e “Il turco in Italia” (1814), scrisse all’inizio del 1816, in poco meno di tre settimane, per le celebrazioni carnevalesche del teatro Argentina di Roma.
Il componimento, su libretto di Cesare Sterbini, mutua il proprio soggetto dalla commedia “Le barbier de Séville ou La précaution inutile” di Pierre-Augustin-Caron de Beaumarchais (Parigi, 1775), già oggetto di varie versioni musicali, tra le quali quella, molto applaudita, di Giovanni Paisiello (San Pietroburgo, 1782), i cui sostenitori fischiarono lungamente il debutto della versione rossiniana.  
Nonostante l’insuccesso della prima rappresentazione, andata in scena il 20 febbraio 1816 con il titolo “Almaviva ossia l’inutile precauzione” (l’attuale nome sarà utilizzato solo a partire dalla ripresa bolognese dello stesso anno), il capolavoro del musicista marchigiano, con il suo meccanismo teatrale perfetto e le sue frizzanti invenzioni musicali, era destinato a diventare uno dei più grandi successi del teatro musicale italiano, incantando, tra gli altri, personaggi del calibro di Ludwig van Beethoven, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Stendhal e Giuseppe Verdi, che ebbe a dire: «Non posso che credere “Il barbiere di Siviglia”, per abbondanza d’idee, per verve comica e per verità di declamazione, la più bella opera buffa che esista».
La vicenda è ambientata nella città di Siviglia, nel tardo Settecento. Qui il maturo don Bartolo tiene segregata in casa la pupilla Rosina, che egli desidererebbe sposare. Il barbiere Figaro, fantasioso e pieno di risorse, aiuta l’innamorato conte di Almaviva a conquistare la giovane, che ricambia i suoi sentimenti. Dopo arditi travestimenti, scambi di biglietti, colpi di scena e la corruzione di don Basilio, maestro di musica della fanciulla, Figaro e Almaviva riescono a compiere il loro progetto: i due giovani innamorati si sposano, don Bartolo riceve in dono la dote della ragazza e l’opera si chiude nell’allegria generale. 
Tra i brani entrati nell’immaginario collettivo: l’ouverture iniziale, la cavatina “Largo al factotum” e l’aria “La calunnia è un venticello”.    
L’allestimento del Teatro dell’Opera di Milano, grazie alla regia di Mario Riccardo Migliara, evidenzia l’estremo umorismo, la pazzia giocosa e i coup de théâtre presenti nel libretto e nella musica di Rossini. La scenografia ricalca un antico palco della Commedia dell’arte, che, a seconda delle scene, si trasforma in balcone, in disimpegno o in interno della casa di don Bartolo. Sulla scena compaiono anche delle Pupet mecanique, bambole meccaniche, a grandezza naturale, tipiche del Settecento. 
 
Biglietti: platea € 32.00, galleria € 25.00, ridotto € 20.00. La riduzione è valida per: giovani fino ai 21 anni; ultra 65enni; militari; soci TCI (previa presentazione della tessera nominale), Cral, biblioteche, dopolavoro e associazioni con minimo dieci persone.

Botteghino: il botteghino è aperto nelle giornate mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E’ possibile prenotare telefonicamente, al numero 0331.679000, tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 18.00; il sabato, dalle 10.00 alle 12.00.

Informazioni: Il teatro Sociale srl, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331 679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it.

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Pubblicato il 09 Febbraio 2010
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